I “bravi ragazzi” dei centri sociali di Bologna denunciati per danni e lesioni
Dieci attivisti dei centri sociali Hobo e Labas sono stati denunciati per danni per i tafferugli avvenuti venerdì 12 dicembre in via Belmeloro, a Bologna, durante il tentativo di contestare la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Spisa, la scuola di specializzazione amministrativa dell’Alma Mater. I dieci denunciati, età fra i 20 e i 41 anni, sono tutti accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Sei rispondono anche di lesioni a pubblico ufficiale, cinque di danneggiamento aggravato, due di imbrattamento di muri e finestre. Gli attivisti indagati sono tutti già ben noti alla Digos, che ha condotto le indagini: alcuni erano già stati denunciati anche per l’aggressione al leader della Lega Nord Matteo Salvini dell’8 novembre scorso.
Feriti otto poliziotti
Le individuazioni sono state rese possibili anche grazie all’analisi di foto e filmati fatti durante la contestazione, compreso il video girato dagli stessi attivisti e pubblicato sui social network. Dei dieci denunciati, nove appartengono al collettivo Hobo e uno soltanto a Labas. Negli scontri erano rimasti feriti otto poliziotti, mentre gli attivisti avevano riferito di alcuni contusi dalla loro parte. Così, anche l’inaugurazione di una scuola diventa un’occasione di guerriglia. Quando è scoppiato il parapiglia la cerimonia era cominciata da pochi minuti: c’era stato il saluto del rettore Ivano Dionigi e aveva iniziato a parlare il direttore della Spisa, Franco Mastragostino, mentre il ministro Madia avrebbe tenuto la prolusione finale.
«Comportamenti da teppisti»
Una volta respinti, dopo aver imbrattato le pareti dell’edificio e le finestre, i collettivi si sono allontanati verso piazza Verdi. Per il questore Vincenzo Stingone, «definirli studenti – ha detto riferendosi ai manifestanti – è un’offesa alla categoria nobile degli studenti. Questi non sono comportamenti da studenti, ma da teppisti». La cerimonia è stata sospesa. Il ministro ha consegnato i diplomi a una sessantina di specializzati provenienti da tutta Italia, poi è rientrata a Roma. L’inaugurazione è stata invece rinviata.