Fondazione An: una via di Salsomaggiore sia intitolata ad Almirante

23 Dic 2014 18:47 - di Antonio Pannullo

Importante iniziativa della Fondazione Alleanza nazionale in occasione del centenario della nascita di Giorgio Almirante. La Fondazione infatti chiederà al sindaco di Salsomaggiore Terme Filippo Fritelli di intitolare una strada o una targa a Giorgio Almirante, «nella città dove vide la luce il leader della Destra nazionale» il 27 giugno 1914. La richiesta verrà formalizzata sabato prossimo, in occasione di un convegno a Salso sull’Attualità del pensiero di Almirante. All’incontro porteranno testimonianze tra gli altri il presidente della Fondazione An, Franco Mugnai, e lo scrittore Luigi Battioni. Quest’ultimo è autore del volume Memorie senza tempo – Quando fondammo il Msi per la Fergen editore. Di origini parmensi, Battioni, classe 1926, è stato testimone e protagonista dell’epoca della Repubblica Sociale, dove si arruolò volontario a 17 anni e dove conobbe tra gli altri Pino Romualdi, e della politica dell’immediato dopoguerra, tra carceri e clandestinità.

Una famiglia di attori

Come è noto, gli Almirante non erano originari di Salsomaggiore, ma era una famiglia aristocratica proveniente dal Molise e, prima ancora, dalla Spagna. Ma, essendo una famiglia di attori sin dagli inizi del XIX secolo, portava spettacoli in tutta Italia e anche all’estero. E quando nacque Giorgio, in un teatro, la compagnia si trovava in quel di Salsomaggiore. Il padre Mario era attore e direttore di scena nella compagnia di Eleonora Duse e in seguito fu regista di film muti. I fratelli del padre erano gli altrettanto celebri attori Ernesto, Giacomo e Luigi. Quest’ultimo negli anni Trenta lavorò con i De Filippo, Assia Noris, Anna Magnani e altri celebri attori. Lo stesso Giorgio Almirante lavorò brevemente nel settore del cinema, come direttore del doppiaggio. Ma non era la sua strada, anche perché, trasferitosi a Roma, dimostrò una grandissima versatilità per gli studi classici.

Conosceva la Divina Commedia a memoria

La sua professoressa di italiano raccontò che Giorgio conosceva la Divina Commedia a memoria, tanto che poi si laureò brillantemente con una tesi su Dante. Il resto è storia. La caratura dell’uomo è stata ormai riconosciuta a livello nazionale da tutte le forze politiche, e solo qualche rigurgito degli anni di piombo si ostina a rimanere nel passato, causando episodi come quello di qualche giorno fa a Trento dove poche decine di teppisti con caschi e bastoni hanno di fatto impedito lo svolgimento di un convegno culturale su Almirante. In tutta Italia esistono strade, piazze, targhe, statue dedicate al leader del Movimento Sociale, perché la storia è sempre una grande maestra, anche se ha bisogno di tempo…

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