Fisco più pesante nel 2015 per automobilisti e professionisti
Tempi duri, anzi durissimi per automobilisti e professionisti. Saranno loro a subire i maggiori aumenti nel 2015. Secondo la Cgia di Mestre la scure del fisco si abbatterà inesorabilmente in particolare sugli automobilisti, le categorie professionali che quotidianamente utilizzano l’auto o il camion (tassisti, agenti di commercio, autotrasportatori) e, soprattutto, i lavoratori autonomi iscritti alla sezione separata dell’Inps (freelance).
Le 12 voci toccate dagli aumenti
Bel 12 le “voci” toccate dagli aumenti. Voci che, a ben vedere riguardano tutti gli italiani. Si tratta di acqua potabile; benzina e gasolio per autotrazione; multe per violazione del codice della strada; tasse automobilistiche dovute per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; pedaggi autostradali; contributi previdenziali per artigiani e commercianti; contributi previdenziali riferiti alla gestione separata Inps; birra e prodotti alcolici; tassazione dei fondi pensione; tassazione sulla rivalutazione del Tfr; riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita e Iva per l’acquisto di pellet.
Pedaggi stradali più cari
Per quanto riguarda, in particolare, l’aumento dei pedaggi stradali, con ogni probabilità le tariffe saranno incrementate dell’1,5%. Ma coloro che subiranno la stangata più pesante, ribadiamo, saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dell’Inps. Per questi freelance l’aliquota passerà dal 27,72% al 30,72%, un aumento secco di tre punti percentuali.