La compagna del marò Latorre: «Dalla Corte indiana un’enorme ingiustizia»
Quella di oggi della Corte Suprema indiana sui due marò «è una decisione grave che non ci aspettavamo. Siamo vicini ai nostri militari e come Italia pensiamo a come rispondere». Nel commento del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è racchiusta tutta l’impotenza del governo italiano rispetto alle notizie che arrivano dall’India. Il no della Corte indiana alle richieste dei marò è piombata come una mazzata sui familiari dei due fucilieri di Marina. «Reputo che questa – dice la compagna di Massimiliano Latorre, Paola Moschetti – sia una enorme ingiustizia nei confronti di due uomini, nei confronti dei loro cari, dei militari e nei confronti di tutto il popolo italiano. Questa notizia ci ha colpiti profondamente. Non è facile».
Latorre dovrà rientrare il 13 gennaio
Quanto al rientro in India previsto per il 13 gennaio di Massimiliano Latorre, Paola Moschetti spiega che «in questo momento non penso a questo, anche perché non abbiamo ancora assorbito il colpo». «La cosa che più far star male Massimiliano – precisa la compagna del marò – è che di solito le notizie le ha condivise con Salvatore, questa volta invece si trovano distanti». «Di certo – ha aggiunto – Massimiliano non sta in salute, non sta bene, questo è un dato di fatto». Quanto al fatto che almeno questo Natale Massimiliano sarà a casa, Paola dice che «questo non è assolutamente il nostro pensiero principale». «Non ci può essere – precisa – aria di festa: poteva esserlo se le cose fossero andate diversamente». «Sicuramente – ribadisce – non è giusto». Quanto alla necessità di continuare a essere forti, Paola conclude: «Episodi come questo di certo non contribuiscono a darci forza».