Tre miliardi di utenti sul web, Italia solo 17esima. Ecco le prime 5 nazioni
Il web ha raggiunto i tre miliardi di persone connesse a internet. Un record quasi passato in sordina, come riportato da Repubblica, che cita le ultime statistiche con l’Italia ancora distante dalle posizioni di vetta. I numeri confermano Internet come una delle innovazioni con il più alto tasso di crescita: vent’anni fa solo l’1% della popolazione era in Rete, oggi è il 40%. Al top Corea del Sud e Canada dove navigano nove abitanti su dieci . L’ultimo rapporto dell’Itu, l’agenzia per l’Ict delle Nazioni Unite ha scattato una fotografia del mondo digitale calcolando che la regione con la maggiore penetrazione del web è l’Europa (75%). A livello globale una persona su dieci ha accesso alla banda larga fissa: il 44% in Asia e Pacifico, un quarto in Europa, mentre meno dello 0,5% in Africa. Le uniche regioni con un tasso di crescita a due cifre sono l’Africa, gli Stati arabi e la Comunità di Stati indipendenti (ex repubbliche sovietiche).
Ecco le prime cinque nazioni
1) Cina: 641.601.070 utenti pari al 21,97% degli utenti totali del pianeta. Ha più utenti delle tre che la seguono messe insieme (Usa, India e Giappone). Tuttavia la percentuale di penetrazione tra la popolazione è appena del 46,03%.
2) Stati Uniti: 279.834.232 utenti, indice di crescita annuale del 7%, penetrazione tra la popolazione pari all’86% numero di utenti pari al 9,58% degli utenti globali
3) India: 243.198.922 di navigatori, indice di crescita annuale del 14%, degli utenti mondiali prende una fetta pari all’8,33%. Estremamente bassa la penetrazione tra la popolazione: appena il 19,9%.
4) Giappone: 109.252.912 utenti, indice di crescita annuale dell’8%, penetrazione tra la popolazione intorno all’86%, bassa la percentuale rispetto agli utenti globali del 3,74%.
5) Brasile: 107.822.831 utenti, crescita annuale del 7%, penetrazione tra la popolazione del 53%. Rispetto agli utenti mondiali rappresenta appena il 3,74% della popolazione.
L’Italia è solo 17esima, con 36.593.969, la percentuale di crescita in un anno è stata del 2% e l’indice di penetrazione tra la popolazione è del 59.92%.Una diffusione estraente ridotta rispetto all’89% della Gran Bretagna (nono posto) e all’85% della Francia (al decimo posto).
“Digital divide”: Eurostat boccia l’Italia
Secondo i dati più recenti un italiano su tre (il 34%) non ha mai usato Internet, il risultato peggiore tra i 28 Paesi Ue dopo quelli registrati in Romania (42%), Bulgaria (41%) e in Grecia (36%). Questa la fotografia scattata dai dati alla fine del 2013 raccolti e diffusi da Eurostat, secondo la quale in media nell’Ue a non aver mai utilizzato Internet è il 21% delle persone. L’Italia si colloca nella parte bassa della classifica Eurostat anche per la quota di suoi cittadini che usano Internet ogni giorno o quasi: qui la percentuale è del 54% (contro una media Ue del 62) che ci vede a pari merito con Spagna e Repubblica ceca ma davanti solo a Croazia, Cipro, Lituania (a quota 53), Portogallo (48), Polonia e Grecia (47), Bulgaria (43) e Romania (32).
Nella Ue peggio di noi solo greci, bulgari e rumeni
Simile la situazione per quanto riguarda l’accesso delle famiglie a Internet e alla banda larga, con percentuali pari rispettivamente al 69 e al 68% rispetto a medie Ue del 79 e del 76 per cento. Il “digital divide” con i più importanti Paesi europei emerge anche quando si prendono in considerazione i numeri relativi all’utilizzo di Internet da parte dei singoli cittadini per interloquire con le istituzioni pubbliche. Solo il 21% degli italiani lo fa, contro una media Ue del 41%. La strada da fare è ancora lunga.