Lancio al via: la prima astronauta italiana vola fra le stelle
Il conto alla rovescia è cominciato. «Ancora una notte e poi saremo lì»: Samantha Cristoforetti affida a un tweet il magma di emozioni che prova guardando la Soyuz che domenica la porterà tra le stelle, diretta alla Stazione Spaziale Internazionale. La sua missione Futura è la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), e la prima a vedere protagonista una donna astronauta per l’Italia. Ma questo aspetto, per lei, non è mai stato troppo importante. Anche nella conferenza stampa di rito organizzata nella base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, ha detto che essere la prima donna astronauta italiana non la colpisce in modo particolare (se fosse stata la seconda o la terza per lei non sarebbe cambiato molto). È invece orgogliosa, ha riferito il portavoce dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Franco Bonacina, di essere stata selezionata nel corpo astronauti europei e di poter essere un esempio per i giovani nell’intraprendere la strada dello spazio. Rispondendo poi al messaggio di auguri del direttore generale dell’Esa, Jean-Jacques Dordain, la Cristoforetti ha detto che rappresentare e portare avanti l’Europa dello spazio attraverso la bandiera italiana è una cosa che la riempie di orgoglio.
Il ritratto di Samantha Cristoforetti
Nata a Milano il 26 aprile 1977 e vissuta a Malè (Trento), Samantha Crisforetti ha studiato Ingegneria meccanica in Germania, a Monaco, specializzandosi in propulsione aerospaziale. È capitano dell’Aeronautica Militare Italiana. Fra le sue passioni, la lettura e lo yoga. Le piace molto anche viaggiare, e i due anni di addestramento necessari per affrontare la missione Futura l’hanno portata in tutto il mondo: era necessario per imparare a lavorare nel gigantesco laboratorio senza gravità che è la Stazione Spaziale. Così come per gestire i 200 esperimenti che sono a bordo, fra i quali dieci tutti italiani, progettati per la missione Futura. Dopo il lancio, previsto alle 22,01 italiane (le 3,01 del mattino a Baikonur), Samantha Cristoforetti sarà la seconda italiana a raggiungere la stazione orbitale in sole sei ore, dopo Luca Parmitano. In passato, infatti, il viaggio durava due giorni. Arrivare a bordo è il sogno della sua vita. E dallo Spazio, terrà il suo “diario galattico” tramite Twitter e il suo blog, Avamposto 42, chiamato così perchè la Cristoforetti considera la Stazione Spaziale un vero e proprio avamposto dell’umanità fra le stelle. Il 42 si riferisce invece al numero dell’equipaggio del quale fa parte con i suoi compagni di viaggio: il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts, che domenica voleranno con lei sulla Soyuz, e i tre colleghi che li attendono a bordo della Stazione Spaziale: il comandante Barry E. Wilmore della Nasa e i russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova.