A Berlusconi va restituita la libertà, conviene pure a Renzi. Ecco perché

6 Nov 2014 12:08 - di Francesco Signoretta

«Patto del Nazareno, scoprire il bluff di Matteo Renzi. No ai ricatti. O Berlusconi libero o il NazaRenzi se lo faccia da solo», scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. Al di là delle frasi ad effetto, il problema c’è, perché qualsiasi cosa venga fuori, qualsiasi intesa venga sottoscritta, ci sarebbe sempre qualcuno a parlare del vizio di fondo, a dire cioè che il Cavaliere «è stato costretto a venire a patti per non morire». A sinistra invece accuserebbero Renzi «di aver fatto un patto col diavolo» o, per usare il linguaggio grillino, «con un pregiudicato».

Il veleno è sempre a portata di mano

In caso di rottura tra Renzi e Berlusconi, parlerebbero di una sorta di ritorsione, di un dispetto da parte del leader del centrodestra, un dispetto dovuto alla sua condizione di non candidabilità. E la sinistra del Pd azzannerebbe l’attuale premier accusandolo di essersi fidato di un inaffidabile. In questo modo l’azione congiunta di due leader, presentata come una rottura rispetto al muro contro muro del passato, letta come una nuova pagina della politica italiana, evaporerebbe in un istante.

Fa comodo non occuparsi della questione

Ma la questione-Berlusconi resta in un limbo e nessuno sembra volersene occupare per davvero. Perché è comodo, per il Pd, avere un interlocutore zoppo. È comodo costringerlo a fare la staffetta, a guardare gli orari del ritorno, a sentirsi travolto – a giorni alterni – da una valanga di fango. È comodo elettoralmente. È comodo perché il centrodestra resta impantanato, i tentativi di rifondarlo hanno sempre l’incognita del Cavaliere. Che però, in un’intervista a Qn, ha detto qualcosa di rilevante: «Viviamo un momento difficile, io sono sempre stato ispirato da un sano patriottismo e la Patria è oggi minacciata da una crisi economica senza precedenti. Dunque, bisogna che, pur nel rispetto della diversità di ruoli e di cultura politica, ciascuno metta al primo posto l’interesse nazionale». Patria e interesse nazionale, era da tempo che non si sentivano questi concetti. Concetti che però non possono e non devono essere chiusi nel solo recinto economico. Ma anche nel rispetto istituzionale. Renzi dovrebbe battere un colpo, sciogliere il nodo-Berlusconi. Altrimenti si ha la riprova che il suo è un bluff. Un tragico bluff.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *