Le tre condizioni di Berlusconi per restare nell’euro. O così o fuori

1 Nov 2014 15:16 - di Girolamo Fragalà

«Solo se si verificheranno tre condizioni l’Italia potrà restare nell’euro. Diversamente, sarà la realtà stessa della nostra economia che ci costringerà a riprenderci la nostra sovranità monetaria». Ad affermarlo è Silvio Berlusconi a Vespa per il suo ultimo libro Italiani Voltagabbana.

Le tre condizioni necessarie:

1. La Bce deve fare la banca centrale e garantire i debiti sovrani degli stati dell’euro, stampando moneta, se necessario.

2. L’euro deve tornare alla parità col dollaro

3. La Bce deve immettere nell’economia ingenti quantità di liquidità come hanno fatto e fanno Stati Uniti, Giappone e Cina.

Il nostro governo, secondo Berlusconi, !deve assolutamente pretendere e ottenere un cambiamento della politica monetaria dell’Unione europea. E per convincere gli euro burocrati e la Merkel, queste richieste dovranno venire da tutti i paesi del Mediterraneo insieme. Solo così, ci potrà essere qualche speranza di ottenerle».

In arrivo un nuovo aumento delle tasse

Ma non solo. «Il governo Renzi ha applicato una patrimoniale nascosta ai danni della classe media – incalza Berlusconi – mentre il premier annuncia una inesistente riduzione delle tasse sulle famiglie è in arrivo proprio sulle famiglie un nuovo aumento della pressione fiscale. Dal nostro ultimo governo le tasse sulla casa sono aumentate di oltre venti miliardi di euro, sono aumentate quelle sul risparmio e sulla previdenza complementare. Inoltre i tagli previsti da regioni e comuni causeranno ulteriori aumenti delle aliquote locali e tagli dei servizi. Nessuno ha invece pensato a mettere mano alle municipalizzate, forse perché sono macchine di consenso per il Pd pagate da tutti i cittadini. Sulle riforme, compresa quella dell’articolo 18, mi limito a ricordare che tra le promesse e la loro realizzazione pratica c’è ancora in mezzo un lungo cammino».

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