Sondaggi choc, il Pd ha fretta di sfrattare Marino e teme Giorgia Meloni
Il giorno dopo il sondaggio choc sul sindaco Marino detestato da otto romani su dieci, nel Pd della Capitale il panico è inarrestabile: da tempo si conoscevano i malumori di largo del Nazareno verso il sindaco-chirurgo ma ora il tempo stringe e l’incubo – per tutti, non solo per i democratici – è l’annuncio di Marino di volersi ricandidare. In quel caso la rottura sarebbe inevitabile. Matteo Renzi esorta il segretario romano Lionello Cosentino ad avere pazienza. Fosse stato per il Pd capitolino Marino sarebbe già sotto sfratto esecutivo. Ma Renzi non se l’è sentita di avallare l’operazione.
Una pedonalizzazione folle
Ma potrà durare altri quattro anni un sindaco così poco apprezzato? Come sarà possibile sorreggere un amministratore che pensa solo a pedonalizzare in modo ossessivo in una città dove il trasporto pubblico fa acqua da decenni? Intanto la giunta, tanto per gradire, ha approvato quattro domeniche a piedi (una il 28 dicembre, tra l’altro, quando la gente si sposta sotto le feste per andare a trovare parenti e amici) e sulle cronache romane si legge che l’Atac necessita di altri tagli (e già la soppressione di numerose linee ha messo in ginocchio la viabilità di interi quartieri). E non è escluso allora che arriveranno altri sondaggi da far tremare i polsi al primo cittadino, per costringerlo a farsi commissariare. Fuoco amico, dunque, ma con lo scopo di “liberare” davvero Roma.
Le chance della destra romana
“Lo spettro – scrive Giovanna Vitale su Repubblica – si chiama Giorgia Meloni, la presidente di Fratelli d’Italia che, con un centrodestra ancora allo sbando ma che potrebbe ricompattarsi, rischia di bissare la storica vittoria di Alemanno. È per questo che le visite al Nazareno del segretario romano Lionello Cosentino e del vice Luciano Nobili si sono intensificate”.