Renzi telefona a Juncker: teme la bocciatura Ue della legge di stabilità?
Matteo Renzi sta tentando una carta in extremis per evitare lo smacco di una bocciatura da parte di Bruxelles della legge di stabilità? Chissà. Ma suscita qualche pensierino la scarna e anodina nota di Palazzo Chigi in cui si informa che il presidente del Consiglio ha sentito al telefono il nuovo presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. È difficile immaginare che si sia trattato di una telefonata di pura cortesia, dal momento che il colloquio è avvenuto alla vigilia della riunione del Cdm che avrà appunto il compito di varare la legge di stabilità. Vale la pena anche ricordare che il ministro dell’Economia Padoan ha confermato, alla fine della riunione dell’Ecofin, la linea degli ultimi tempi volta ad allentare il percorso di rientro dell’Italia verso il pareggio strutturale di bilancio, rimandato al 2017. Una licenza, rispetto al cronoprogramma indicato dall’Europa, dettata dalla congiuntura economica negativa e dalla necessità di ridare fiato all’economia italiana. Ma proprio su questo si consumerà uno scontro con l’Unione europea, che secondo alcune fonti citate da Reuters potrebbe anche rispedire al mittente la legge italiana per apporre le dovute correzioni. Lo “scolaro” Renzi potrebbe insomma ricevere una bacchettata proprio nel momento di massima popolarità. E, per evitare brutte figure, avrà pensato bene di giocare d’anticipo.