I rom rubano? E il sindaco decide: avranno bus separati
Da anni c’è una vera e propria guerra tra la periferia di Torino (gli abitanti della frazione di Borgaro torinese) e il campo nomadi di strada aeroporto. L’autobus di linea, numero 69, ferma infatti proprio davanti al campo e i rom che salgono a gruppi non sono certo passeggeri pacifici: rubano, intimidiscono, sputano agli altri passeggeri. Un problema serio.
Residenti esasperati dalle violenze
Al punto che il sindaco di Burgaro, Claudio Gambino, ha deciso di sdoppiare l’ormai pericolosa linea 69: una linea farà il tragitto di sempre, l’altra, riservata ai rom, farà capolinea davanti al campo della discordia. Ma attenzione: il sindaco non è un leghista, né un lepenista, né un esponente del centrodestra: è uno del Pd ed è appoggiato in questa sua trovata dall’assessore ai trasporti di Sel, Luigi Spinelli. Imperterriti i due si sono difesi dinanzi alle canoniche accuse di razzismo: no, sostengono, ci sono stati episodi continui di violenza e la gente va tutelata. Quali episodi? Una tredicenne assalita per rubarle zaino e cellulare, tentativi di incendiare i capelli a una ragazza, a un’altra i capelli li hanno tagliati. Per un po’ i vigili hanno scortato i passeggeri sulla linea funestata dalle molestie dei nomadi. Poi è tornato tutto come prima.
Storiella edificante
Ora un sindaco, benché del Pd, alla faccia del politicamente corretto, cerca di tutelare i residenti. Una storiella edificante: se anche da sinistra ci si rende conto che l’integrazione dei rom non significa far compiere loro ogni sorta di illecito forse si troveranno altre soluzioni amministrative anche per altre comunità afflitte dallo stesso problemi dei passeggeri di Borgaro torinese. Lasciando da parte le lamentazioni di chi evoca ad ogni occasione i fantasmi del razzismo.