Draghi si mette in trincea per l’euro: lo scetticismo è comprensibile, ma non si torna indietro
«Alcuni paesi devono chiaramente imprimere slancio al processo legislativo e attuativo delle riforme strutturali, per quel che riguarda i mercati di beni e servizi e del lavoro, nonché gli interventi volti a migliorare il contenuto in cui operano le imprese». Il presidente della Bce, Mario Draghi, al termine del Consiglio direttivo che si è riunito a Napoli, torna a spronare i paesi europei che non lo hanno ancora fatto ad accelerare sulle riforme del lavoro e sulle liberalizzazioni. «Per rafforzare l’attività di investimento, la creazione di posti di lavoro e la crescita potenziale – aggiunge – è necessario che gli altri settori di politica economica forniscano un contributo decisivo». Non bisogna sorprendersi del diffuso euroscetticismo. Si tratta di pulsioni comprensibili, sostiene Draghi, «perché le cose non vanno bene». Però, a suo parere, la soluzione dei problemi attuali non sta nell’euro. «L’euro è irreversibile – dice – La soluzione è nelle mani dei governi che devono proseguire il consolidamento fiscale e fare riforme strutturali». Quanto alle posizioni di recente annunciate dalla Francia in tema di non rispetto del Patto di Stabilità, Draghi ha ricordato che le misure da adottare erano state studiate ed elaborate tempo fa. Ora «è giunto il momento di avviarle». Con il governo, sottolinea, «avremo una discussione ad ottobre quando l’esecutivo francese presenterà il suo progetto di legge finanziaria. È ancora troppo presto per esprimersi su questo tema».
Il Consiglio europeo a luglio, dal quale fa parte il presidente francese , ricorda Draghi, «raccomandava alla Francia di rafforzare il risanamento dei conti pubblici, degli aggiustamenti strutturali per ridurre il deficit e di assicurare in modo durevole una correzione di bilancio entro il 2015». Il presidente della Bce si è poi soffermato sul ruolo delle banche che «devono trasferire le condizioni espansive, favorite dal basso costo del denaro, alle imprese e alle famiglie» e ha garantito che la Banca Centrale è pronta a ulteriori misure per risollevare l’inflazione, mentre a metà ottobre darà il via agli acquisti di covered bond e degli Abs nel quarto trimestre.