Crollano le Borse europee: il vertice Bce ha deluso gli investitori. A Piazza Affari la maglia nera
Giornata nera per le Borse europee: l’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli dei listini continentali, ha ceduto il 2,4%, che equivale a 222 miliardi di euro bruciati in una seduta. Piazza Affari, la peggiore, con un calo del 3,76% dell’indice Ftse All share, ha perso da sola 19 miliardi di capitalizzazione. Alla flessione ha contribuito la delusione per la prudenza della Bce di Mario Draghi: pare che gli investitori si aspettassero l’annuncio di un Quantitative Easing, il programma di acquisto massiccio di bond da parte della Banca centrale a sostegno della crescita, che ancora non c’è. «Ci aspettavamo toni più forti e maggiori specifiche numeriche. La sensazione è che il braccio di ferro tra la Bundesbank e la Bce abbia creato un impasse politico che frena la Bce sul quantitative easing» ha detto Claudia Segre, segretario generale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori finanziari. «C’è da giorni alta volatilità e trading laterale e ci vuole poco, da parte degli hedge e di altre mani forti, a forzare il Ftse Mib» sotto soglia 20.000. Il fatto che Milano soffra di più insieme a Madrid (-2,5%) npon deve sorprendere. Sono infatti i Paesi periferici della zona euro a dover temere di più una posizione più prudente della Bce rispetto alla politica monetaria espansiva annunciata di recente dal presidente dell’Eurotower. Il mercato «è in qualche modo deluso», spiega un analista, dalla mancanza di «indicazioni più precise» sull’entità degli acquisti di covered bond (che partirà a metà ottobre) e su quello degli Abs e cioè i pacchetti di titoli cartolarizzati.