Consigliere grillino si sfoga su Fb per una multa e diventa lo zimbello della rete: «Paga e stacce!»

6 Ott 2014 20:07 - di Corrado Vitale

È bello chiedere il rispetto delle regole. E, quando sono gli altri a doverle rispettare, è ancora più bello. Alla tentazione del tartufismo più ipocrita non sfuggono i grillini, anche quando si tratta di osservare le norme, non del codice penale, ma persino di quello della strada. Davide Barillari, consigliere del M5S  in Regione Lazio, pensava evidentemente, come appartenente alla “casta” della politica, di essere al di sopra delle regole che impongono il rispetto del limite di velocità. Ma l’autovelox non guarda in faccia a nessuno, preferendo fotografare le targhe di tutti. E così il frettoloso pentastellato si è visto recapitare una multa di 168 euro e la sanzione di tre punti in meno sulla patente per aver superato di  undici chilometri orari il limite consentito sulla Statale Pontina, a Sud  di Roma. Invece di fare come sono costretti a fare tutti i comuni cittadini che incappano in un simile disavventura (pagare senza fiatare, oppure seguire l’ordinaria via del ricorso amministrativo) , l’ardimentoso consigliere ha sfogato la sua rabbia su twitter e Facebook.  «Ma è giusto?», ha scritto in modo accorato sperando di ricevere la “solidarietà” della rete. 

Mal gliene incolse. Una gragnuola di post beffardi e feroci si abbatte sul capo del povero Barillari.  «Vi indignate per i delinquenti che non rispettano le leggi, però il Codice della Strada pretendente di infrangerlo aggratis?», ha scritto subito un utente. Vista la malaparata, il consigliere grillino si è affrettato a cancellare il post da Facebook, ma è stato inutile, la pioggia di proteste è continuata.  «La legge è legge. Stacce», gli ha scritto perfidamente in dialetto romanesco un altro utente della rete.  La notizia è stata ripresa prima che fossero cancellati  lo scambio di tweet insieme con le proteste. A quel punto il grillino pensa di metterci un’altra toppa: «Io pago la multa. Mai detto di non pagare. Chiedevo informazioni», si giustifica. Peggio che andar di notte. La toppa si rivela assai peggio del buco. È una vecchia storia: chi di moralismo ferisce…

 

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