Adozioni gay, il centrodestra: «Lotteremo contro la lobby degli omosessuali, i bambini non sono un gioco»

1 Set 2014 18:31 - di

Ancora centrodestra in tumulto contro l’adozione di una bambina a una coppia lesbica. «Respingeremo ogni tentativo di legittimare in Italia le adozioni gay, andando contro non solo principi giuridici, ma evidenti principi di diritto naturale», dice il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. «La portata eversiva di certe offensive, che hanno trovato il supporto anche di incredibili decisioni giudiziarie – assicura – non troverà sostegno in Parlamento dove saremo in molti e determinati a impedire l’approvazione di norme assurde. Si metta l’animo in pace chi vuole stravolgere la realtà». Scende in campo Fabio Rampelli: «Affronteremo la potente lobby gay del mondo per dare ai bambini la libertà che abbiamo avuto noi nel crescere con genitori eterosessuali. Ognuno faccia della sua vita sentimentale quel che crede, ma abbia pietà per i bambini e non li coinvolga nelle proprie stranezze». Il capogruppo alla Camera di Fratelli osserva che «un bambino desidera un papà e una mamma, basta chiederlo a chi improvvisamente li ha persi. Non può combattere per difendere questo bisogno e questo diritto da chi per capriccio, biologicamente uomo, vuole giocare a fare la mamma oppure, biologicamente donna, vuole provare l’ebbrezza dell’essere padre. Lo faremo noi per lui, senza compromessi». La protesta si allarga anche ai militanti di Gioventù Nazionale che sul muro del  Tribunale di Roma hanno esposto lo striscione: «Non c’è capriccio che funzioni, per i gay niente adozioni». «Ultimamente in Italia è in corso una battaglia ideologica per cercare di snaturare la concezione di Famiglia, prima nascondendosi dietro leggi anti discriminazioni per combattere l’omofobia e ora con questa allucinante sentenza del tribunale dei Minorenni – dicono Daniele Saponaro e Andrea Moi, responsabili di Gioventù Nazionale di Roma – È sconcertante, sia giuridicamente che politicamente, che si apra la strada alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso accogliendo giurisdizioni di Paesi esteri (le due donne si erano sposate all’estero), con questa sentenza si scavalca la funzione propria di un organo giudiziario entrando nella sfera di attribuzioni del Parlamento. Luxuria si sciacqui la bocca prima di sparare idiozie su temi delicati come questi, noi staremo sempre in prima linea a difendere l’unico modello di Famiglia che la società conosca, quella in cui i figli hanno il diritto di crescere con la loro mamma e il loro papà».

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