L’Ebola fa strage del personale medico: oltre 120 morti. Mancano i mezzi di protezione

26 Ago 2014 12:12 - di Fulvio Carro

L’epidemia da virus di Ebola in Africa occidentale è senza precedenti anche per l’alta percentuale di medici, infermieri e altri operatori sanitari colpiti: ad oggi, più di 240 operatori sanitari hanno sviluppato la malattia in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone, e più di 120 ne sono morti, afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in una nota. Tra i fattori che possono spiegare l’alta percentuale di personale medico infetto, l’Oms menziona la carenza di mezzi di protezione individuale o il loro uso improprio, la scarsità di personale medico per una epidemia di tali dimensioni e la compassione che spinge il personale medico a lavorare in reparti di isolamento ben oltre il numero di ore raccomandato. Per l’Oms, il pesante tributo pagato dagli operatori sanitari in questa epidemia ha inoltre conseguenze che ostacolano ulteriormente gli sforzi di lotta al virus.

Il coordinatore Onu contro il virus, David Nabarro, ha dal canto suo affermato che la lotta contro l’epidemia è una “guerra”, che non è stata ancora vinta e che per sconfiggerla ci vorranno almeno sei mesi. Nel corso di una conferenza stampa in Sierra Leone, Nabarro ha precisato. “Spero che questa guerra finisca entro sei mesi, non dobbiamo fermarci. Non abbiamo ancora vinto”. Nabarro ha poi aggiunto che è “impossibile” vincere questa battaglia se le compagnie aeree non serviranno i Paesi toccati dal virus.

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