Le strategie autunnali di Silvio: reagire ai poteri forti e mettere all’angolo Alfano
Le loro carte i partiti le scopriranno solo a settembre ma intanto ciascun leader prepara la sua strategia. Sicuramente attivissimo Silvio Berlusconi, il quale dopo l’assoluzione sul caso Ruby è convinto di poter tornare protagonista nella scena politica e di poter condizionare il governo Renzi più e meglio dell’Ncd di Alfano. Anzi, i bene informati sostengono che proprio al Nuovo centrodestra Silvio intende sfilare parlamentari stanchi dell’irrilevanza della formazione politica guidata da Angelino. A questo scopo, secondo La Stampa, il Cavaliere sta meditando sull’ipotesi di un patto del Nazareno 2 che comprenda un’intesa sulla politica fiscale e che non dovrebbe necessariamente comportare l’ingresso al governo di Forza Italia, che avrebbe però il copyright delle misure economiche.
Un’offerta che per il premier è assai allettante visto che il governo si appresta a confrontarsi con misure che rischiano di far precipitare la popolarità di Palazzo Chigi: non solo la legge di stabilità ma anche il Jobs act con le relative polemiche su articolo 18 e Statuto dei lavoratori. In queste ore dunque, come conferma Il Giornale, Berlusconi è alle prese con i dossier economici nella convinzione che gli azzurri avranno un ruolo determinante per la tenuta dei conti pubblici e per evitare un commissariamento dell’Italia da parte di Bruxelles. Ma l’appoggio a Renzi sarà, in assenza di un bis del patto del Nazareno, solo su specifiche misure che vadano nel senso indicato da FI: tagli alla spesa improduttiva e calo delle tasse. A ciò si aggiunge, racconta il cronista del Giornale, la preoccupazione crescente di Berlusconi per l’attacco che i “poteri forti” starebbero per sferrare all’Italia. E più volte, in privato, il leader degli azzurri avrebbe fatto il paragone tra l’estate del 2011, quella che portò alla caduta del suo governo, e la tendenza attuale a indebolire l’immagine dell’Italia sui mercati.