Derubavano turisti e viaggiatori in aeroporti e stazioni, presa la gang dei peruviani

29 Ago 2014 19:37 - di Redazione

Uno distraeva i turisti nelle sale di attesa degli aeroporti, delle stazioni o nelle aree di servizio autostradali con la scusa di chiedere le informazioni, l’altro arraffava sacchetti e valigie e fuggiva. C’erano poi i “pali” che erano pronti ad intervenire qualora qualcosa non funzionasse. Giravano per gli aeroporti e le stazioni ferroviarie e di servizio delle autostrade del Nord Italia distinti e ben vestiti.
Come fossero semplici passeggeri in attesa del volo oppure più semplicemente del treno. In realtà derubavano i viaggiatori. Perché alcuni li distraevano con la richiesta di informazioni e un complice portava via i loro bagagli.
Era una gang ben organizzata quella sgominata dagli agenti della squadra investigativa della polizia di frontiera al termine di una lunga indagine. Un’inchiesta scattata da un furto all’aeroporto genovese Cristoforo Colombo nel maggio del 2013 avvenuto sotto gli occhi delle telecamere che ha permesso di incastrarli e scoprire decine di colpi in tutta Italia.
Da Genova a Milano, da Firenze a Venezia senza dimenticare anche un colpo all’autogrill di Varazze (Savona). In tutto la Polizia di frontiera accusa la banda di 12 colpi per un bottino di migliaia di euro tra telefoni, tablet, oggetti hi-tech e persino un lingotto in oro da 70 mila euro rubato alla Malpensa ad un rappresentante di gioielli.
Nei guai sono finiti quattro peruviani, in manette in due. A Marassi in carcere ci sono Josè Neil Acuache Jurado, 58 anni e Alfredo Uribe Roman, 52 anni.
Sono considerati i capi-banda e sono stati fermati nelle loro abitazioni nel centro di Torino, loro base operativa. Un terzo è riuscito a sfuggire all’arresto ed è latitante mentre un quarto è stato indagato a piede libero. I magistrati genovesi Emilio Gatti e Patrizia Petruziello, che hanno coordinato l’indagine, contestano ai quattro l’associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato. Indagini in collaborazione con le autorità transalpine sono in corso anche in Francia. La gang potrebbe aver colpito anche in Costa Azzurra tra Nizza e Marsiglia.

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