Cina, rivoluzione urbana in vista: i contadini potranno lasciare le campagne dove Mao li aveva confinati

1 Ago 2014 14:52 - di Redazione

Un comunicato ufficiale del presidente Xi Jinping e del primo ministro cinese Li Keqiang annuncia che in Cina sarà abolito il permesso di residenza – hukou – introdotto da Mao. Una misura considerata odiosa che limitava gli spostamenti tra zone urbane e rurali. Ai contadini e ai loro figli non era permesso recarsi in città e questo negli ultimi decenni ha creato non pochi problemi vista la crescente urbanizzazione delle zone rurali. In ogni caso il sistema di segregazione interna volge al termine e la notizia viene fornita e commentata da La Stampa che sottolinea come l’innovazione sia finalizzata a stimolare un’urbanizzazione controllata “arrivando di qui al 2020 a un 60% di popolazione urbana – contro l’attuale 54% ufficiale, cifra controversa, che esperti di statistica reputano essere eccessiva”.

“Una vera rivoluzione – scrive ancora Ilaria Maria Sala su La Stampa – di immensa portata, che ha come obiettivo principale quello di stimolare i consumi interni e rilanciare il mercato immobiliare. L’arrivo in città, finalmente legale, dei rurali potrebbe consentire lo smaltimento di alcuni dei milioni di appartamenti in eccesso, costruiti per aumentare il Pil”. In ogni caso gli spostamenti saranno consentiti solo verso i centri minori, dunque i contadini saranno libero di spostarsi ma fino a un certo  punto. Per loro le grandi città resteranno un miraggio.

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