Catastrofe Pil, Brunetta sfotte Renzi: «Come la mettiamo coi gufi?». Meloni: Italia in ginocchio

6 Ago 2014 13:25 - di Redazione

«Matteo come la mettiamo coi gufi?». L’ironia corre su Twitter, dopo i dati disastrosi sull’economia italiana diffusi dall’Istat. A firmare il cinguettio al vetriolo è Renato Brunetta che alla questione ha dedicato, oltre al tweet, una più articolata nota politica. «Oltre le più cupe previsioni – scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio – dopo la denuncia del commissario Cottarelli sui non risultati della spending review  e dopo i dati Istat di oggi, si rende più che mai necessario l’intervento in aula, domani o venerdì del ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sullo stato dei conti pubblici italiani e sulle misure che il governo intende adottare per far fronte a una situazione economica del paese ormai gravemente compromessa». La richiesta di Renato Brunetta arriva dopo i dati diffusi dall’Istat che mandano in fibrillazione il governo.  La richiesta del presidente dei deputati di Forza Italia è solo una delle tante voci allarmate dell’opposizione. La Lega va giù pesante: «Vergogna. Renzi vai a casa. Sei pessimo. Se non ci sarà una svolta vera, una diminuzione sostanziale della pressione fiscale sui costi del lavoro e per le aziende, il Nord e tutto il paese saranno in svenduti alla Cina. Altro che volta buona, questa è la volta del fallimento». Così Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato. L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno commenta su Twitter: «Istat -0,2% Pil secondo trimestre:l’Italia è ufficialmente in recessione. Berlusconi e Renzi parlano solo di riforme istituzionali?». Non meno preoccupata Giorgia Meloni. «Renzi la smetta di parlare a vanvera e di affrontare questioni serissime con battute da bar, perché mentre lui dice che “la ripresa è come l’estate, prima o poi arriva” o boiate simili, l’Italia è in ginocchio – scrive sulla sua pagina Fb la presidente di Fratelli d’Italia – e milioni di italiani non riescono ad arrivare a fine mese». Situazione che vede smarcarsi dall’esecutivo anche gli ex montiani. «Le stime sul Pil chiariscono che il primo a cambiare verso deve essere il governo: troppo superficiale in economia». Così su Twitter il presidente dei Popolari per l’Italia Mario Mauro. Tanto che, nello stesso Pd, arrivano i primi rimbrotti ufficiali a Renzi: «I dati Istat sul Pil –  avverte il senatore del Pd Andrea Marcucci – ci dicono che dobbiamo correre e che non possiamo davvero più permetterci di frenare. Alibi finiti per tutti». Premier incluso.

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