Taxi, vacanze, centri estetici con i soldi della Regione Liguria: due ex Idv ai domiciliari
Taxi per andare nel centro estetico, per due giorni consecutivi, cene con le amiche, i mariti e le figlie. E ancora, vacanze e alberghi ma anche penne usb, accessori da scrivania, tutti pagati indovinate come? Con i fondi erogati dalla regione Liguria quali contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari. Sono queste alcune delle spese contestate dalla procura di Genova alle due ex consigliere dell’Idv, Marylin Fusco e Maruska Piredda, agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato. In particolare, la Fusco avrebbe ‘«rendicontato spese di ristorazione e di trasporto effettuate anche in giorni festivi e/o non lavorativi non inerenti l’attività istituzionale del gruppo e non attinenti alle iniziative politiche e attività collegate ai lavori del Consiglio regionale». La Fusco avrebbe, per esempio, speso a titolo di rimborso per viaggi 1.329,21 euro nel 2010 e 4.100 euro nel 2011, pur avendo percepito un rimborso forfettario mensile pari al 25% dell’ indennità parlamentare: da maggio 2010 a dicembre 2012 in totale 90.355,74 euro. E ancora, avrebbe speso in un anno circa 4 mila euro solo in taxi, anche per brevi spostamenti. La Piredda, secondo l’accusa avrebbe usato il denaro pubblico per taxi, viaggi, alberghi (in assenza di missioni autorizzate dalla Regione), cibo per animali, biancheria e sanitari, articoli di cancelleria, capi di abbigliamento, parrucchiere, biglietti del “gratta&vinci”, lavanderia, calzature, parafarmaci, penne di marca Montblanc per un regalo a Marylin Fusco. E ancora libri, profumi, borse, tessuti da arredamento. Inoltre, per cercare di giustificare le spese sostenute, la Piredda secondo l’accusa avrebbe rendicontato pagamenti in realtà mai effettuati a fornitori per un totale di 633 euro.