Marijuana a domicilio? A Seattle si può: basta avere un’app…

20 Giu 2014 18:16 - di Giovanni Trotta

Marijuana a domicilio? A Seattle ora c’è un’app. Si chiama Canary e funziona con lo stesso metodo di Uber, l’applicazione che permette di noleggiare un’auto con autista L’idea è venuta dopo la legalizzazione della cannabis nello Stato di Washington a due intraprendenti studenti che hanno preso a modello per l’appunto il servizio di taxi via web che sta spopolando su entrambe le coste dell’Atlantico. Canary consente ai consumatori di spinelli di ordinarli via iPhone e seguire la consegna passo passo fino alla porta di casa propria. I due “eroi” della marijuana libera si chiamano Josiah Tullis e Megh Vakharia: Canary dovrebbe debuttare nella ex capitale del “grunge” in luglio e Josiah e Megh stanno cercando di assumere autisti da Uber e da Lyft, un altro servizio di noleggio auto privato che opera a San Francisco. Il clamoroso servizio a richiesta, di cui parla anche il quotidiano britannico Independent, sarà disponibile a chiunque sia in possesso del tesserino per il consumo della cannabis a scopo medico. La app permette al cliente di scegliere su un “menù” di varie qualità di marijuana e ordinarne quantità da uno a 30 grammi. «Sappiamo che il fine settimana non volete uscire. Con Canary non ne avrete bisogno. I prodotti sono consegnati nella località di vostra scelta», si legge nello slogan sul sito web che promuove l’app. Ma Josiah e Megh non sono stati i soli a saltare sul carrozzone della marijuana libera nell’ultraliberale Stato di Washington. L’Economist di questa settimana punta i riflettori su Evan Cox che fino a 18 mesi fa consegnava pizze a domicilio: fino a quando cioè, non gli si è accesa in testa la lampadina e ha fondato WinterLife, un altro servizio di consegna di cannabis a casa: «È un prodotto più facile della pizza: non lo devi tenere in caldo e non va a male. E i clienti possono studiare il menù ma scegliere quando suoni alla porta». In realtà sia Evan che il duo di Canary stanno operando ai limiti della legalità: anche se è legale comprare la droga nello Stato di Washington, la persona che la consegna è passibile di reato. Ecco perché Josiah e Megh insistono sul tesserino per la marijuana medica. Cox, per parte sua, si è registrato come impresa sia in città che per lo Stato, ma non può aprire un conto in banca per via delle regole federali. Così in aprile, quando si è trattato di pagare le tasse al Washington State Department of Revenue si è presentato con un rotolo di banconote: ben 167 mila dollari in contanti…

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