I dipendenti di Marino gridano: dignità. Anche i vigili incrociano le braccia, Roma nel caos

6 Giu 2014 11:33 - di Giorgia Castelli

«È il primo sciopero generale nella storia di questa città complimenti Marino!». Gridano i sindacati scesi in piazza contro il sindaco di Roma e contro il rischio di tagli al salario. È un venerdì nero per Roma allo sbando senza vigili in strada, senza educatrici negli asili nido e con gli sportelli degli uffici chiusi. Il primo corteo unitario dei dipendenti capitolini è partito al grido di “dignità”. Da piazza della Bocca della Verità, agenti di polizia municipale, educatrici, assistenti sociali, amministrativi sfilano per raggiungere piazza del Campidoglio. Sono migliaia.Tanti gli striscioni e le bandiere dei sindacati che sventolano sotto un sole cocente. Ad aprire il corteo lo striscione che recita “Game over, insert coin to continue… Salario, diritti, dignità per garantire servizi ai cittadini”. Per i 24mila dipendenti capitolini, secondo i sindacati, il rischio è di vedersi tagliato il salario accessorio, ovvero i 200 euro di indennità che percepisce ogni dipendente in busta paga.  Non sono serviti gli appelli in extremis di Marino per bloccare lo sciopero. Il sindaco dopo aver sparato a zero contro la protesta e aver irrigidito i sindacati ha cercato ieri di fare dietrofront pubblicando una lettera  sul sito del Comune: «Siamo alla vigilia dello sciopero indetto dai sindacati – ha scritto il chirurgo dem – Uno sciopero che nasce dalla paura di tagli nei vostri stipendi. L’ho detto dall’inizio: i salari non si toccano. Non vogliamo toccare lo stipendio né le ore di lavoro. Ma la macchina amministrativa va riorganizzata, per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi». Parole poco convincenti. La missiva, infatti, è stata bollata come un “autogol catastrofico” dai sindacati che hanno rincarato la dose. «Oggi lanceremo una rivoluzione capitolina – spiega il segretario di Fp-Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola – una sorta di mappatura delle criticità presenti in ogni singolo ufficio». In ballo dunque, «c’è, molto di più del salario accessorio – sottolinea Francesco Croce, segretario della Uil-Fp Roma e Lazio – c’è la richiesta di dignità per i lavoratori, ovvero per coloro che garantiscono i servizi alla città. C’è una grande partecipazione della polizia municipale. Almeno l’80% dei vigili sta scioperando». Duro l’attacco di Giancarlo Cosentino, segretario Fp-Cisl Roma e Lazio: «Sentiamo il peso della città, Marino nulla conosce, non c’è lui davanti ai bambini, nelle strade o nei municipi». I sindacati, nonostante l’ampia partecipazione allo sciopero, assicurano che i servizi essenziali saranno garantiti per tutta la giornata.

 

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