I Cinquestelle dichiarano guerra ai vaccini. Come i talebani pachistani…
Non solo grano saraceno e sirene. C’è un altro grande complotto che agita i sonni – e l’azione istituzionale – dei deputati cinquestelle: quello dei vaccini. Per questo alla Camera hanno depositato una proposta di legge contro le vaccinazioni obbligatorie per «il personale civile o militare della pubblica amministrazione». Il motivo:
«Recenti studi – si legge nel testo – hanno messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie». Questa proposta dei deputati cinquestelle, insomma, si colloca nel solco culturale dei talebani del Pakistan, secondo i quali i vaccini sarebbero lo strumento con cui le potenze occidentali, Usa in testa, cercano di indebolire il popolo pakistano, sterilizzandone i bambini. Qui da noi il grande burattinaio è un po’ meno definito, ma si intuisce che potrebbero essere le multinazionali del farmaco, le quali del resto sono spesso sospettate di notevoli nefandezze.
Numerosi giornali si occupano oggi dell’argomento, tra i quali Libero, che nell’articolo dedicato ricorda come l’associazione tra vaccini e autismo fu creata ad arte alla fine degli anni Novanta da Andrew Wakefield, un medico che si prestò a produrre una ricerca scientifica taroccata dietro lauti finanziamenti. Una volta smascherato, si chiarì anche che dal punto di vista scientifico nulla poteva far pensare a una relazione tra i vaccini e l’insorgenza di malattie come l’autismo. «Il momento in cui si verifica il danno che porterà all’autismo si colloca nella fase prenatale dello sviluppo cerebrale e la “Sindrome autistica postvaccinale” non esiste, è un falso storico», ha ribadito proprio in questi giorni l’Associazione culturale pediatri, dopo un servizio de Le Iene che rispolverava la vecchia tesi di Wakefield. «Chiediamo alle istituzioni competenti di voler intervenire affinché chiunque tratti argomenti così complessi lo faccia con responsabilità, rigore scientifico e moderazione e soprattutto nel reale interesse generale e non per scopi sensazionalistici», hanno scritto i pediatri in una lettera aperta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sottolineando che «non ci stancheremo mai di ribadire che con la riduzione delle coperture vaccinali aumenteranno le malattie con le loro complicanze, oggi prevenute proprio dai vaccini».