Expo, cinque persone nella squadra anticorruzione. Sala: verifica sulle gare fatte
Nella squadra anticorruzione di Expo ci saranno cinque persone, coordinate da Raffaele Cantone. Lo ha annunciato il commissario Giuseppe Sala che oggi ha incontrato il prefetto di Milano Paolo Francesco Tronca. Sala ha detto che incontrerà anche domani il prefetto e in settimana vedrà il commissario: «Mercoledì e giovedì sarò a Roma». Durante l’incontro di stamattina col prefetto, ha spiegato ancora Sala, «abbiamo riguardato riga per riga il decreto legge» mentre quello di domani sarà un vertice «più operativo». Poi ha chiarito lo scopo del decreto anticorruzione: «Mettere in garanzia l’appalto attraverso una forma di commissariamento della commessa». Nell’attuazione del decreto è determinante l’attività del prefetto che «indica i nomi» degli addetti alla vigilanza, che saranno cinque, mentre il commissario anticorruzione Cantone ha «pieni poteri di verifica dello stato delle cose sulle gare fatte e su quelle da fare e poi ha la possibilità di indicare quali delle nostre aziende possono essere commissariate su quella specifica commessa». Nell’immediato Sala pensa di cominciare «dalle aziende chiacchierate, in particolare da una» facendo riferimento senza nominarla alla Maltauro, che si è aggiudicata l’appalto per la piastra in cemento armato del sito. Ora c’è molta attesa per l’arrivo di Cantone. Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, lo sollecita a «mettersi a lavorare subito. So che lo farà, lo conosco e lo stimo e avrà il nostro sostegno». Poi ha detto anche di aspettarsi, dopo l’intervento del governo, «che si possa finalmente garantire la prosecuzione dei lavori, estirpando la malapianta della corruzione. Siamo tutti impegnati in questo senza polemiche, perché è interesse comune di tutte le istituzioni».