Ungheria, ora Jobbik fa paura: eurodeputato accusato di “spionaggio” in favore di …Mosca
Alle ultime elezioni politiche in Ungheria, nel 2010, il movimento Jobbik è arrivato al terzo posto, superando il 16 per cento dei consensi, ed è in ascesa. In Europa ha tre deputati, ma i sondaggi prevedono che quantomeno li triplicherà. A dieci giorni dalle elezioni per l’europarlamento, elezioni caratterizzate dalla certezza che i partiti euroscettici e antieuropei trionferanno, Jobbik si trova nei guai. Difficile non pensare a un complotto. Le cose comunque sono andate così: l’ufficio del procuratore generale d’Ungheria ha ufficialmente richiesto al presidente del Parlamento europeo la sospensione dell’immunità parlamentare per l’eurodeputato magiaro Bela Kovacs (Jobbik). Lo rivela il quotidiano conservatore ungherese Magyar Nemzet, che specifica che la richiesta è basata su indagini in corso a Budapest, avviate dall’Ufficio ungherese per la difesa della Costituzione, che riguarderebbero l’esponente di Jobbik, sospettato di spionaggio ai danni delle istituzioni europee a favore della Russia. Jobbik, secondo gli ultimi sondaggi, potrebbe conquistare il secondo posto, dopo la Fidesz del premier Orban, nelle preferenze degli ungheresi alle prossime elezioni europee. Kovacs ha rigettato le accuse nei suoi confronti durante una conferenza stampa, parlando di campagna diffamatoria. «Posso confermare che abbiamo ricevuto una richiesta da parte delle autorità ungheresi» in relazione alla sospensione dell’immunità parlamentare nei confronti di Kovacs, ha confermato Marcin Grajewski, dell’ufficio stampa presso il gabinetto del presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz. La procedura, ha precisato Grajewski, non verrà tuttavia avviata fino all’insediamento del prossimo Parlamento europeo, sempre che l’esponente di Jobbik venga rieletto. Insomma, è curioso: prima le spie venivano dal freddo, ossia dall’Unione Sovietica e dall’Ungheria e andavano nel mondo libero. Oggi verrebbero dalla Russia di Putin, versione opposta dell’Urss di Stalin e Andropov, per spiare la piccola Ungheria, il cui governo peraltro non è ostile a Mosca. È un po’ dura da mandare giù….