Spiraglio sui nostri due marò trattenuti in India: si sblocca la fornitura dei 12 elicotteri a New Delhi?
Sulla vicenda dei nostri due marò trattenuti dal 15 febbraio 2012 in India si apre uno spiraglio grazie a una decisione del Tribunale di Milano che indaga sulla fornitura al governo di New Delhi di dodici elicotteri Aw101 Agusta Westland. Si tratta di un contratto da 560 milioni per il quale sono imputati l’ex presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi e il consulente svizzero Guido Ralph Haschke. L’inchiesta giudiziaria vuole accertare se il ministero della Difesa indiano abbia titolo (come sostiene) o non abbia invece diritto (come invece ritengono le banche Deutsche e Intesa) a incassare 306 milioni di euro come garanzia legata appunto alla fornitura degli elicotteri. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero del Tribunale di Busto Arsizio Eugenio Fusco, i due avrebbero versato a intermediari la somma di 30 milioni di euro destinati a politici e militari indiani. Il 17 marzo scorso un giudice milanese aveva dato tutela d’urgenza ad Agusta Westland contro l’escussione delle fideiussioni. Il Tribunale di Milano invece ora ha parzialmente accolto il reclamo presentato dal ministro indiano della Difesa e ha revocato l’ordinanza del 17 marzo scorso per un massimo di 228 sui 278 milioni di euro di garanzie esistenti. Agusta Westland, dal canto suo, ha ribadito che «farà valere le proprie ragioni, anche al fine di recuperare questi importi nell’arbitrato già avviato».
Lo stop alla fornitura a New Delhi dei dodici elicotteri è stato visto, negli ambienti politici e diplomatici, come un grosso ostacolo ad una soluzione per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti in India in attesa di processo per aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Secondo indiscrezioni, il possibile rientro in Italia dei nostri due fucilieri di Marina sarebbe appunto legato allo sblocco della fornitura dei dodici elicotteri al governo indiano.