Piccoli fans sotto la finestra di Renzi. Nel video del “Secolo” ecco l’imbarazzante teatrino di regime…

12 Mag 2014 20:22 - di Luca Maurelli

“Matteo, Matteo!”. “Affacciati!». “Renzi, Renzi, Renzi…”. Ed ancora: coretti, urla isteriche, corsette di gruppo sotto la finestra in attesa che la star si affacci, richieste di autografi, selfie e risatine, roba che neanche Violetta dalla finestra dell’Hilton avrà forse mai provato, cose che nemmeno il Papa a San Pietro avrebbe mai consentito. Eh, sì, perché quelli che vedete sotto  Palazzo Chigi nel video allegato, sono bambini di dieci e undici anni di due scuole elementari di Brindisi e Vico Equense: bambini che per oscuri motivi hanno trascorso parte del pomeriggio non in visita all’Ara Pacis o al Colosseo, ma sotto le finestre del governo per inneggiare al premier fiorentino. Portati lì sotto da chi? Gli insegnanti mi spiegano che sono stati loro, queste creature innocenti, dopo la visita al Senato, a chiedere di andare a salutare Renzi. Un moto spontaneo, insomma. Ma alla mia obiezione – scusi, ma che ne sanno chi è Renzi e chi gliel’ha detto che sta lì? – scrollano le spalle: «Lo sanno, lo sanno». Eppure, chissà perché, i più eccitati sembrano loro, i maestrini.

Ora, senza voler tirare in ballo Saddam Hussein che carezzava il fucile e il volto di bambini in una celebre foto, senza guardare indietro fino alle parate di regime del fascismo, senza esagerare nel guardare ai dittatori coreani che si fanno immortalare in mezzo a folle di bambini festanti, una scena come quella di oggi a Largo Chigi ci mostra il volto di una politica che i “grandi” provano a imporre ai ragazzini nel modo peggiore, col culto della personalità, con lo strumento del facile consenso, in nome di un selfie da mettere su Fb. L’idea che alla fine Renzi, dopo un’ora e passa di attesa,  si sia affacciato per strappare un applauso ai bambini, come  Pepppa pig quando si lancia nella pozzanghera di fango, è di per sè inquietante. È chiaro che se i bambini erano lì sotto e se cantavano l’Inno di Mameli alternandolo ai cori per Renzi, qualcuno li avrà imbeccati. E qualcun altro, il premier, li avrà incoraggiati, fin dall’inizio del suo mandato, quando in una scuola siciliana Matteo si pavoneggiò in uno spettacolino con canzoncine e poesie a lui dedicate, tra maestre adoranti e dirigenti scolastici omaggianti. Quel messaggio dei piccoli fans da portare in tourneé anche sotto le finestre di Palazzo Chigi purtroppo è passato. E questo video, di cui ci scusiamo per la qualità delle immagini, rende però bene l’idea dell’atmosfera festante, del tutto incomprensibile ai grandi, figuriamoci ai piccini.

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