Il colpo di stato contro Berlusconi ci fu. L’ha “confessato” persino il “golpista” Monti…
Le parole hanno un peso e possono valere come una confessione pubblica, specie se pronunciate in tv. Il golpe bianco contro Berlusconi – o golpe istituzionale, come dir si voglia – ci fu. Non era un’invenzione del Cavaliere, un modo per giustificare la propria resa, in quei giorni del novembre 2011. La commissione d’inchiesta farà il suo ingresso in Aula il 16 giugno. «Per noi è un atto dovuto alla verità. Materiale interessante ce n’è tanto. Ora se n’è aggiunto ad opera di Mario Monti dell’altro, e va nel senso dell’inganno e della slealtà perpetrata a danno degli italiani. I pubblici ministeri direbbero: dichiarazioni confessorie». Lo dice il capigruppo Fi alla Camera Renato Brunetta. «Trascriviamo dalle agenzie le parole del senatore a vita ad Agorà. 1.“Normalmente una persona che si occupa di politica lo fa per entrare in una posizione di potere. A me non è capitato così. Napolitano mi ha chiamato per un’operazione di salvataggio che è stata fatta. Nel finire del 2012 ho chiesto a Bersani se era disposto a fare un Pd non preda di Fassina e della Cgil e mi disse di no. Allora sentii il dovere di fare Scelta Civica”. Questo sarebbe un tecnico? Uno che esprime un pensiero di competenza senza disegni politici di parte? Nel 2012 ha già in mente di fare corpo solo con il Pd di Bersani. Ma non è la stessa persona, questo tal Monti, che partecipava nello stesso periodo agli incontri del Partito popolare europeo? E aveva già preso contatti con Bersani… Un tecnico? Un tecnico del golpismo semmai. 2. “Non sento vocazione e non ho missione di fare il politico, per questo sono uscito anche dal partito che ho fondato, Scelta Civica, che ha avuto il merito di fermare Berlusconi: senza Scelta Civica scesa in campo oggi lui sarebbe Presidente della Repubblica”. Monti è arrivato con un compito da sviluppare in due tempi. Esautorare il Presidente del Consiglio, esito di elezioni con il suo nome sulle schede: fatto immediatamente, novembre 2011, grazie alla chiamata del Capo dello Stato (primo tempo). Impedire comunque, o dando vita a un Pd con Bersani, o costituendo Scelta civica, l’elezione di Berlusconi a Presidente della Repubblica (secondo tempo). Domanda: anche questa evoluzione del golpe era stata preconizzata nei colloqui con Napolitano o discussa con Merkel e Sarkozy o con chi altri? 3. “Se Renzi avesse vinto le primarie contro Bersani nel 2012, Scelta civica non sarebbe nata”. Più chiaro di così? Il golpismo ha generato come suo frutto finale il renzismo. Il solo compito politico che ha avuto questo tecnico così perbene è di essere il killer di Berlusconi, consegnando l’Italia a chi avrebbe incarnato la perfetta continuità con il mandato ricevuto dal Bocconiano. Materiale per la Commissione d’inchiesta a iosa. Una piccola osservazione morale. Come hanno potuto Napolitano e Monti chiedere a Berlusconi e al Pdl di sostenere il loro governo “tecnico”, la cui ratio originaria e il cui scopo ultimo era di uccidere politicamente Berlusconi? O Napolitano non ne sapeva nulla? In entrambi i casi, che pena, che vergogna. Che complotto».