«Gli ufo in cammino verso l’Abruzzo»: così il candidato Pd alla Regione diventa il giullare del web
Si è conquistato uno spazio in prima pagina sul Corriere della Sera Luciano D’Alfonso, il candidato del Pd alla presidenza della Regione Abruzzo. Il fatto è che il traguardo non è stato raggiunto grazie a una innovativa, convincente proposta di governo, ma grazie a un azzardo linguistico che da giorni fa sbellicare la rete,
più o meno come accadde per il post della deputata grillina sull’esistenza delle sirene. «Il mare Adriatico sarà il parco più grande di cui dispone l’Abruzzo e noi lo rispetteremo, come è giusto che accada, anche dall’invasione degli ufo, perché ci sono ufo che si sono messi in cammino», ha detto D’Alfonso nel corso della tribuna elettorale di una emittente locale, Rete 8. Dopo la trasmissione, tanto è montata l’eco della rivelazione sull’imminente “guerra dei mondi” in Abruzzo che, nella serata, l’ufficio stampa di D’Alfonso è stato costretto a una precisazione. «Luciano D’Alfonso, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, è solito utilizzare un linguaggio metaforico e suggestivo nella sua comunicazione, anche come tramite più coinvolgente per la rappresentazione del suo programma di governo», ha fatto sapere lo staff del candidato alla presidenza della Regione ed ex sindaco di Pescara, che sfida l’uscente Gianni Chiodi, sostenuto dal centrodestra. Gli ufo, dunque, altro non erano che «un riferimento esplicito per chi vive in Abruzzo: si tratta delle piattaforme petrolifere di Ombrina che costituiscono una minaccia grave per un prezioso ecosistema». La precisazione è stata postata anche sull’attivissimo profilo facebook del candidato dem, dove è stata accolta con un ampio spettro di reazioni, da «ma dai… così è ancora peggio, dilettanti!» a «supercazzola prematurata». Tutto questo accadeva una settimana fa e, nonostante i successivi richiami dello staff comunicazione per cercare di farla rientrare, la vicenda è arrivata lo stesso sulle pagine del Corriere, oltre a essere circolata in tutte le salse sul web, compresa una versione su youtube in cui l’intervento di D’Alfonso, che parla tra l’altro di «coccole per quanto riguarda il prodotto sanitario ad alta densità medicale», è stato montato con spezzoni di Cetto Laqualunque. «Mal di metafora», l’ha chiamato Aldo Grasso, che firma l’articolo in prima pagina, aggiungendo che «l’eccesso di metafora ci espone a rischi letali». Su una cosa, però, il critico s’è detto d’accordo: gli ufo esistono, solo che «si sono messi in cammino – ha spiegato – perché, specie in campagna elettorale, nessuno si convince di essere quel poco che è nella realtà».