Botte da orbi tra comunisti al seggio: così la rivalità finisce con una testata sul naso
Mascella rotta la trionferà. Saranno rimasti in pochi, però come se le suonano tra “compagni”… È finita in rissa la discussione tra un esponente dei Comunisti Italiani e uno di Sel, all’interno di una scuola di Nichelino, comune della prima cintura torinese, dove si stava allestendo un seggio elettorale. Renato Marando, capolista dei Comunisti Italiani nella coalizione per Riggio sindaco, ha colpito con una proletaria testata Marco Brandolini, candidato alle elezioni comunali di Nichelino nella lista di Sel. Trasportato in ospedale, dove ha ricevuto le prime medicazioni, Brandolini ha una sospetta frattura del setto nasale. L’aggressione è avvenuta davanti alle forze dell’ordine, presso un seggio della scuola Papa Giovanni XXIII, in via Boccaccio. «Sel esprime vicinanza e solidarietà a Marco e chiede una ferma e netta condanna da parte di tutte le forze democratiche», dichiara Nicoletta Cerrato, segretaria provinciale di Sel Torino. Solidarietà al candidato aggredito anche dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Santo Cistaro. «La democrazia non è violenza – dice – ma dialogo». E meno male! Se fossimo ancora ai tempi del Pci e dei gruppi della sinistra exparlamentare avrebbero sicuramente detto che si era in realtà trattato di una espressione della vivace dialettica in seno al movimento operaio. Ora invece non resta che la borsa di ghiaccio sul naso dolorante. Il movimento operaio non esiste più. Il suo posto è stato preso dal movimento rissaiolo. E fortuna che il comunista manesco è reo confesso. In caso contrario, sarebbero pure stati capace di parlare, in qualche comunicato, di “aggressione fascista”. Le vie della manipolazione comunista sono sempre imprevedibili. Anche quando la disputa ideologica finisce all’ospedale.