Banche nel mirino dei giudici: 7 arresti alla Carige per truffa e riciclaggio

22 Mag 2014 14:31 - di Valerio Pugi

Sette ordinanze di custodia cautelare, a firma del Gip di Genova Adriana Petri, sono state eseguite dalla Finanza nei confronti di soggetti coinvolti in una truffa all’istituto bancario Carige. Il vicepresidente dell’Abi ed ex presidente del Cda della banca ligure, Giovanni Berneschi, è stato posto agli arresti domiciliari per i reati di truffa e riciclaggio ai danni della banca. Stessa sorte per l’ex amministratore di Carige Vita Nuova, Fernando Menconi. Entrambi i manager sono ultrasettantenni e ciò spiega l’applicazione del beneficio dei domiciliari. «L’Abi non svolge nessuna funzione di vigilanza né tantomeno è a conoscenza della gestione dei singoli istituti», hanno subito precisato dall’Associazione della banche prendendo le distanze dall’inchiesta che ha coinvolto il vicepresidente. Al centro dell’indagine alcune operazioni immobiliari attraverso le quali i vertice di Carige si sarebbero arricchiti. Una in particolare, conclusa il 30 novembre 2006, ha visto la società immobiliare Ihc cedere al ramo assicurativo della banca genovese Carige Vita la societa Ih, proprietaria degli alberghi Hotel Mercure di Milano e Hotel Pisana di Roma, per 70 milioni, quando il valore reale era di circa la metà. La plusvalenza sarebbe finita in Lussemburgo e ben 16 milioni di questa plusvalenza sarebbero stati intascati, secondo l’accusa, da Berneschi e Menconi. La somma sarebbe stata poi utilizzata per l’acquisto dell’Hotel Holiday Inn di Lugano. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 21 milioni come profitti illeciti. Oltre ai personaggi interni alla banca, i destinatari delle misure cautelari sono: Ernesto Cavallini, imprenditore immobiliare; Davide Enderlin, avvocato svizzero; Sandro Maria Calloni, imprenditore; Andrea Vallebuona, commercialista di Genova; Francesca Amisano, la nuora di Berneschi. Secondo la Procura, esisteva un comitato d’affari «in cui Berneschi e Menconi pianificavano le operazioni finanziarie sfruttando i loro ruoli nel Cda di Carige Nuova», mentre Vallebuona, Amisano, Enderlin, Calloni «si prestavano a effettuare attività di investimento e riciclaggio» con «complesse operazioni immobiliari e finanziarie».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *