All’opera i sindaci del Front National: coprifuoco per i minori, no alle moschee e stop alle bandiere dell’Ue

2 Mag 2014 20:59 - di

Dopo il pieno di voti alle elezioni amministrative sono pienamente operativi i quindici sindaci del Front National che lo scorso marzo hanno trionfato in altrettanti comuni. E le loro iniziative, com’era prevedibile, suscitano già accese polemiche anche se sono perfettamente in linea con le promesse fatte ai cittadini elettori. A Béziers, dopo 19 anni di amministrazione dell’Ump, è stato eletto Robert Menard, sindaco indipendente e fondatore di Reporters sans frontières (Rsf). Un uomo che da giovane aveva aderito alla Lega comunista rivoluzionaria e che ora ha chiesto i voti lepenisti (senza iscriversi al FN) perché è convinto dalle tesi di Marine Le Pen sull’immigrazione: nella città di cui ora è sindaco Menard farà entrare in vigore dal 15 giugno il coprifuoco per i minori di 13 anni, se non accompagnati, dalle 23 alle 6 del mattino. Incurante delle polemiche, difende la sua decisione: “Ho deciso, come avevo annunciato – spiega il neosindaco – di adottare misure per la sicurezza dei minori di 13 anni che girano soli la notte mettendo a rischio la loro integrità fisica e morale in caso di risse e traffici di diverso tipo”.

A Frejus, un altro sindaco, David Rachline ha fatto ritirare la bandiera dell’Ue dalla facciata del municipio perché non la riteneva “essenziale” e vuole bloccare la costruzione di una moschea. Anche a Mantes-la-Ville il nuovo primo cittadino si oppone al progetto di creare una nuova sala di preghiera per i musulmani. C’è poi la decisione di ridurre i finanziamenti alle associazioni che sono ritenute vicine alla sinistra. In particolare a Henin-Beaumont è stata tolta la sovvenzione per l’affitto di un locale usato dalla Lega dei diritti umani (Ldh). Il municipio di Villers-Cotterets ha inoltre deciso di eliminare dal calendario le commemorazioni per l’abolizione della schiavitù previste il 10 maggio. Proprio Marine Le Pen aveva recentemente convocato i sindaci neoeletti del Fronte Nazionale usciti vincitori dalla scorsa tornata elettorale per “impartire loro consigli”. Secondo il primo cittadino di Hayange, Fabien Engelmann, la leader del Fn aveva precisato che “né lei né il partito erano là per imporre alcunché negli enti locali” aggiungendo che ciascun sindaco avrebbe deciso secondo coscienza.

Il Front National ha festeggiato a Parigi il Primo maggio in omaggio a Giovanna d’Arco, a poche settimane dal voto europeo. “Non mi deludete, andate a votare – ha detto Le Pen ai 20mila manifestanti – Quelli che non andranno lasceranno ai sostenitori dell’Europa la possibilità di continuare la loro opera funesta”. Secondo gli ultimi sondaggi, il Fn raccoglie dal 20 al 25% delle intenzioni di voto alle europee, avvicinandosi all’Ump, il partito di centrodestra, e lasciando indietro il partito della maggioranza socialista.

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