CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Allarme Tasi: nel 2014 arriva la stangata su negozi (+133%) e capannoni (89%)

Allarme Tasi: nel 2014 arriva la stangata su negozi (+133%) e capannoni (89%)

Economia - di Redazione - 3 Maggio 2014 alle 11:19

Rispetto al 2013 il prelievo fiscale sugli immobili strumentali potrebbe subire quest’anno un aggravio di quasi 400 euro (+11,4%) sui capannoni, mentre sui negozi di circa 140 (+17,1%). Lo dice la Cgia di Mestre, secondo cui in termini assoluti il carico aggiuntivo sugli immobili ad uso commerciale e produttivo previsto per quest’anno potrebbe aggirarsi su 1,6 miliardi. Rispetto al 2011, quando si è pagata per l’ultima volta l’Ici, l’aumento potrebbe essere esponenziale: per i capannoni potrebbe sfiorare l’89%, per i negozi il 133% . La stima della Cgia di Mestre per il 2014 ha ipotizzato che i Comuni applichino la medesima aliquota Imu del 2013 e aumentino al massimo quella della Tasi: operazione molto diffusa in gran parte dei Comuni capoluogo che hanno già deliberato per il 2014. Rispetto al 2013, sono due i fattori che rischiano di far aumentare nuovamente il peso fiscale sugli immobili strumentali: la riduzione della quota di Imu deducibile ai fini delle imposte dirette che scende dal 30% del 2013 al 20% previsto per quest’anno; l’introduzione della Tasi (il nuovo tributo sui servizi indivisibili), in sostituzione della maggiorazione Tares. Cgia ricorda che la Tasi si applica sulla stessa base imponibile dell’Imu e sostituisce la maggiorazione Tares che nel 2013 era pari a 0,3 euro al metro quadrato. Dall’analisi delle delibere degli unici Comuni capoluogo di provincia che hanno approvato quest’anno le aliquote Imu e Tasi sui fabbricati ad uso produttivo e sui negozi, si è rilevato che negli ultimi due anni l’aliquota media Imu ha superato il 9 per mille, discostandosi in maniera significativa dall’aliquota base del 7,6 per mille. Attualmente sono solo una decina i Comuni capoluogo di provincia che hanno pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze le delibere di approvazione delle aliquote. Nel campione la situazione peggiorerà in 7 comuni, mentre nei rimanenti 3 si rileva un miglioramento. Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia lancia un appello ai sindaci: «Attenzione a non mettere fuori mercato molte aziende con l’acqua alla gola per mancanza di liquidità».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 Maggio 2014 alle 11:19