Agguato ai tifosi del Napoli, in quattro col commando di De Santis ma solo lui ha sparato

8 Mag 2014 19:55 - di Redazione

Almeno quattro persone, con il casco in testa, erano con l’ex ultrà romanista Daniele De Santis quando è avvenuta la sassaiola, con lancio di petardi, contro un bus con i tifosi del Napoli in transito verso lo stadio Olimpico in vista della finale di Coppa Italia di sabato scorso. Ne sono convinti i pm dopo aver ascoltato i testimoni. Il gruppo di aggressori si è dileguato al primo accenno di reazione dei napoletani in una direzione diversa a quella di De Santis. Il quale, raggiunto da un primo gruppo di supporter azzurri, ha fatto fuoco quattro volte. Il gip di Roma, nell’ordinanza che dispone l’arresto in carcere di Daniele De Santis, afferma che “allo stato della documentazione in atti, si ritiene individuato in De Santis l’autore dei colpi d’arma da fuoco”. Gli inquirenti della procura di Roma hanno anche disposto una consulenza balistica per ricostruire, tra l’altro, le distanze tra Daniele de Santis e i tre napoletani feriti. L’accertamento tecnico sarà utile per stabilire anche se questi ultimi abbiamo effettivamente preso parte al pestaggio di De Santis.

Si vanno stabilizzando intanto le condizioni di Ciro Esposito. Il padre dopo averlo visitato al centro di rianimazione del Gemelli ha detto che il giovane “stava dormendo, è ancora sotto sedativi ed intubato, ma sembra che respiri meglio e la pressione del sangue si sta normalizzando”. Anche la mamma di Ciro ha notato qualche piccolo miglioramento: “La situazione è molto seria – ha detto – i medici non si sbilanciano. Ma è stato fatto un passettino in avanti”. Le condizioni di Ciro Esposito, secondo l’ultimo bollettino medico, hanno “raggiunto una soddisfacente stabilità dei parametri vitali principali”. “La prognosi rimane comunque riservata e la condizione di criticità non risolta – prosegue il bollettino – nonostante si sia potuto ridurre significativamente il dosaggio dei farmaci vasoattivi. Proseguono la dialisi e la ventilazione meccanica”.

A Napoli, sulla recinzione del cantiere della metropolitana di piazza Municipio a Napoli, i tifosi hanno esposto lo striscione con la scritta ‘Ciro non mollare’ e la solidarietà della società sportiva è stata portata ai genitori di Ciro Esposito da Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione della squadra di Aurelio De Laurentiis.

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