«Troppo Renzi in tv»: salta la sua presenza su Mediaset. «Colpito e affondato», esulta Gasparri

28 Apr 2014 10:09 - di Sandro Forte

È saltata la presenza del premier Matteo Renzi al programma “Amici” di Maria De Filippi su Canale 5. Alla base della decisione ci sarebbe un’indicazione dei vertici Mediaset, preoccupati per il rispetto della par condicio, che vieta la presenza di politici negli show di intrattenimento. Secondo la normativa vigente, in campagna elettorale non è ammessa la partecipazione di esponenti politici nei programmi di intrattenimento. Renzi non è candidato alle Europee del 25 maggio e in studio ad “Amici”, nella puntata registrata prima ma in onda il 3 maggio, avrebbe avuto a disposizione tre minuti in piena libertà, con l’unico “vincolo” di parlare ai giovani, protagonisti e target privilegiato del programma della De Filippi. Tuttavia il premier è anche un leader politico, in quanto segretario del Pd: di qui il rischio di violazione delle norme e di sanzioni da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Matteo Renzi «colpito e affondato una seconda volta in pochi giorni– si vanta Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia – Il tassator bugiardo ci aveva provato ancora a violare le regole della par condicio. Voleva andare ad “Amici” dalla De Filippi. Tutto pronto per la registrazione. Ma da domenica abbiamo attivato il tam tam ricordando il regolamento numero 138 dell’Autorità delle comunicazioni che al comma 6 dell’art 7 vieta apparizioni di politici a programmi non di informazione in campagna elettorale. Renzi dopo la “Partita del cuore” è al secondo tentativo di imbroglio fallito. Ci prova ma noi lo becchiamo. La violazione era stata segnalata a importanti giornali che l’hanno censurata. La sinistra ha voluto una legge assurda come la par condicio ma la vorrebbe applicare solo a Berlusconi. Sono ridicoli. Riflettano piuttosto su regole più intelligenti che tengano conto del peso democratico di ogni partito e non equiparino in campagna elettorale partiti fantasma a protagonisti del consenso. La legge sulla par condicio va rivista. Renzi invece vuole applicarla solo a Berlusconi e non a se stesso. E noi lo blocchiamo denunciando violazioni e ipocrisie».
Il caso è scoppiato a poche ore di distanza dalla partecipazione di Silvio Berlusconi a “Domenica live”, sempre su Canale 5: il programma di Barbara D’Urso, tuttavia, è realizzato dalla testata Videonews e quindi gli ospiti politici sono ammessi. Non a caso la conduttrice, chiudendo la puntata – l’ultima di questo ciclo – ha ricordato che «restano aperti gli spazi di “Pomeriggio Cinque” per gli altri leader». Solo pochi giorni fa era esploso il caso della “Partita del cuore”, prevista il 19 maggio (in diretta su Rai1): Renzi, che aveva lasciato intendere l’intenzione di scendere in campo nel match dedicato ad Emergency, ha dato forfait dopo le polemiche, bollate dal premier stesso come “ridicole”, sollevate in particolare dal Movimento Cinque Stelle che ha invocato l’applicazione della par condicio e che nei giorni scorsi ha presentato un nuovo esposto all’Agcom per la troppa presenza del Pd e del premier nel corso dei telegiornali.

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