Putin vara la legge: più facile la cittadinanza per i russofoni. E a Kiev arriva il vice di Obama
Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha promulgato la legge che rende più facile e veloce ottenere la cittadinanza per i madrelingua russi i cui ascendenti diretti vivono o abbiano vissuto in Russia o in un territorio che faceva parte dell’impero russo o dell’Urss. La legge riduce i tempi e le difficoltà dell’iter, stabilendo che ogni richiesta deve essere valutata entro tre mesi. In caso positivo, l’interessato deve rinunciare alla sua precedente cittadinanza ma può contare su alcuni programmi di prima accoglienza ed inserimento lavorativo. E’ previsto un test di lingua. Il provvedimento è stato pensato in particolare per sveltire le domande di cittadinanza degli abitanti della Crimea dopo l’annessione, ma potrebbe avere un effetto a cascata anche su tutti gli ex Paesi satelliti di Mosca.
In Ucraina intanto, in vista delle elezioni in programma il 25 maggio, è in arrivo il vicepresidente americano Joe Biden che a Kiev terrà incontri con i leader governativi e membri della società civile. In Ucraina la tensione è sempre molto alta: ieri il ministro dell’interno ucraino Arsen Avakov è partito per l’est del paese per ispezionare le truppe della Guardia nazionale che si oppongono nella regione alle azioni dei filorussi. Nonostante la tregua annunciata nella zona, una sparatoria a un posto di blocco a Slaviansk ha provocato cinque morti. La città è controllata da milizie filorusse accusate dai paesi occidentali di essere truppe comandate dai servizi speciali russi.