Papa Francesco: anche io ho avuto momenti di noia. Dopo la lavanda dei piedi con i disabili la Via Crucis

17 Apr 2014 13:58 - di Redazione

«Anche io ho avuto momenti di noia. In questi momenti è il popolo che aiuta e cura il sacerdote, anche nella tristezza, in cui tutto sembra oscurarsi e la vertigine dell’isolamento ci seduce, il popolo di Dio è capace di custodire la gioia». Papa Francesco non smentisce la sua vocazione intimista e nella messa del Crisma del Giovedì Santo a San Pietro, durante la quale i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento della sacra ordinazione, ha parlato di quei momenti di apatia che a volte assalgono la vita sacerdotale e attraverso cui è passato egli stesso. «Il sacerdote – ha spiegato papa Bergoglio – è una persona molto piccola: l’incommensurabile grandezza del dono che ci è dato per il ministero ci relega tra i più piccoli degli uomini. Il sacerdote è il più povero degli uomini se Gesù non lo arricchisce con la sua povertà, è il più inutile servo se Gesù non lo chiama amico, il più stolto degli uomini se Gesù non lo istruisce pazientemente come Pietro, il più indifeso dei cristiani se il Buon Pastore non lo fortifica in mezzo al gregge. Nessuno è più piccolo di un sacerdote lasciato alle sue sole forze». Come ogni anno i giorni che precedono la Pasqua sono densi di celebrazioni. Dopo aver aperto la Settimana Santa celebrando la messa delle Palme con un pastorale di legno preparato dai detenuti del carcere di Sanremo, nel pomeriggio Papa Francesco celebrerà la messa “in coena domini”, durante la quale il sacerdote lava i piedi di dodici dei presenti. Lo scorso anno aveva scelto per la lavanda dei piedi i detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo, ora sarà nel centro per disabili Santa Maria della Provvidenza, gestito dalla Fondazione don Carlo Gnocchi, sempre in via di Casal del Marmo. Nel pomeriggio di venerdì santo, invece, sarà presente alla commemorazione della Passione di Cristo nella basilica di San Pietro, con la meditazione scritta da padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia. Ma il momento più alto e partecipato delle celebrazioni si svolgerà a partire dalle ore 21.15 con la straordinaria Via Crucis, celebrata come ogni anno al Colosseo. Le meditazioni per le quattordici stazioni sono state affidate quest’anno a monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano. «Tutte le stazioni della Via Crucis sono già dentro il tessuto del pontificato di Bergoglio», ha spiegato in un’intervista ad Avvenire – molti i temi d’attualità toccati: dalle malattie provocate dai rifiuti tossici nella Terra dei fuochi al sovraffollamento delle carceri, dagli abusi sui minori alla violenza sulle donne.

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