Dell’Utri: «Non sono fuggito, mi sto curando». Le ultime testimonianze lo danno a Beirut
«Tengo a precisare che non intendo sottrarmi al risultato processuale della prossima sentenza della Corte di Cassazione; e che trovandomi in condizioni di salute precaria – per cui tra l’altro ho subito qualche settimana fa un intervento di angioplastica – sto effettuando ulteriori esami e controlli». Lo dichiara in una nota all’Ansa Marcello Dell’Utri. Secondo quanto si evince da una nota della Dia di Palermo, alla quale è stata delegata la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Dell’Utri, emessa l’8 aprile scorso dalla terza sezione della Corte d’Appello di Palermo, l’ex senatore del Pdl sarebbe irreperibile «sin dalla seconda metà dello scorso mese di marzo». Il provvedimento scaturisce infatti proprio da un’attività d’indagine della Dia, che ha consentito l’acquisizione di numerosi riscontri ed elementi investigativi circa la sussistenza di un grave e concreto pericolo di fuga dell’imputato, in vista della sentenza definitiva della Cassazione fissata per il prossimo 15 aprile. Immediatamente è stato attivato il personale dei Centri operativi della Dia sul territorio nazionale, che ha controllato tutti i recapiti conosciuti di Dell’Utri e dei suoi familiari ma senza alcun esito. L’ex senatore al momento risulta «irreperibile» e la Corte d’Appello, ricevuti i verbali della Dia, ne ha dichiarato lo stato di latitanza. La procura generale di Palermo ha chiesto al ministero della Giustizia di attivare le procedure internazionali per la ricerca di Dell’Utri. L’istanza è già arrivata in via Arenula. Dopo il sì del Guardasigilli verranno avvertite le divisioni Interpool e la divisione Sirene del Viminale per dar via alle ricerche del latitante. Nel giallo sulla irreperibilità dell’ex senatore spunta la testimonianza di un passeggero che avrebbe viaggiato accanto a lui su un volo Parigi-Beirut il 24 marzo scorso. L’uomo – che ha chiesto di restare anonimo – ha riferito all’Ansa che l’ex senatore ha viaggiato «in business» ed ha assicurato di averlo visto ritirare il bagaglio una volta atterrato e uscire dall’aeroporto.