Berlusconi: «Le riforme vanno attuate, noi vigileremo. Niente tagli alla sicurezza»

17 Mar 2014 20:37 - di Redazione

Il presidente del Comitato economico e sociale dell’Unione Europea, Henry Malosse, si è incontrato oggi ad Arcore con Silvio Berlusconi, con cui ha discusso a lungo del prossimo Consiglio europeo, che sarà dedicato a politiche industriali e competitività. Al termine

del colloquio il Cavaliere ha ribadito in un nota di guardare «con attenzione al pacchetto di misure messe in campo dal governo. Vigileremo perché si trasformino in concreti provvedimenti. Ben venga anche l’annunciata razionalizzazione della spesa pubblica, ma – avverte – esprimiamo preoccupazione per i tagli annunciati alla sicurezza». I rimedi per «uscire dalla crisi, rilanciare l’economia e affrontare il drammatico problema della disoccupazione», spiega Berlusconi –  si possono mettere in campo, «ma occorre ripartire dalla politica industriale. Particolare attenzione meritano le piccole e medie imprese, base del tessuto produttivo in molti paesi dell’Unione, sulle quali gravano una pressione fiscale e un peso burocratico insostenibili. Per ripartire occorre uno sforzo congiunto e coordinato delle Istituzioni Comunitarie e di quelle dei singoli Stati membri». Una lettura che da sempre Berlusconi pone alla base di una possibile ripartenza del Paese. «Per questo – prosegue il Cavaliere che all’incontro era accompagnato da Antonio Tajani, Vice-Presidente della Commissione Ue – guardiamo con attenzione al pacchetto di misure messe in campo dal governo e vigileremo perché si trasformino in concreti provvedimenti, a cominciare dal pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese che, in assenza di un decreto, rischia di concretizzarsi in tempi ben più lunghi e ben diversi da quelli prospettati solo pochi giorni fa dal governo». Ben venga anche l’annunciata «razionalizzazione della spesa pubblica, ma al contempo esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per i tagli annunciati alla sicurezza, un settore che rischia di non essere più in grado di tutelare i cittadini».

 

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