Zingaretti a due facce: annuncia risparmi, ma aumenta del 20% gli stipendi dei suoi manager
«Centrosinistra “in estasi” perché con la centrale unica acquisti si sarebbero ottenuti dei cospicui risparmi. Peccato che parte di questi risparmi serviranno per gli stipendi d’oro elargiti dal presidente Zingaretti tra nomine e consulenze in questi mesi e per le remunerazioni dei nuovi manager della sanità, la cui retribuzione con Zingaretti aumenterà del 20%. E tutto ciò mentre i cittadini del Lazio, nel 2015 pagheranno l’Irpef più alta d’Italia. A fronte di questo, non comprendiamo cosa ci sia da esultare». Luca Gramazio ne è certo. Quella del governatore del Lazio è tutta propaganda. Il capogruppo di Forza Italia alla Pisana smonta così i proclami di Zingaretti, che ha annunciato i risultati della “centrale unica per gli acquisti”. «In passato – ha spiegato Zingaretti sul suo blog – quando bisognava fare un acquisto, anche solo per la cancelleria, ogni ufficio della Regione lo faceva in autonomia. Questo aumentava i costi delle forniture. Abbiamo aperto una centrale unica che si occupa di fare gli acquisti per tutti. Così otteniamo prezzi migliori. Nei primi sei mesi siamo riusciti a risparmiare più di 14 milioni di euro». Peccato, tuttavia, che i risparmi siano una goccia nel mare, come denuncia un altro consigliere d’opposizione, Fabrizio Santori. «I nuovi manager di ospedali e Asl, tra l’altro appena nominati da Zingaretti tra mille perplessità e gravi omissioni, percepiranno un aumento della remunerazione del 20%. Uno schiaffo alla crisi, al contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione e, non in ultimo, alle ipocrite promesse della Giunta regionale e di Zingaretti. Ho pronto l’esposto alla Corte dei Conti». A proposito degli stipendi aumentati del 20 per cento ai dirigenti della Sanità pubblica laziale, la giunta di centrosinistra ha confermato le cifre, fornendo tuttavia una giustificazione tecnica. «La nuova Giunta ha portato alla guida delle Asl alcuni tra i migliori professionisti italiani – ha replicato in una nota – Dopo un’accurata e trasparente selezione, sono stati selezionati manager che precedentemente prestavano la loro opera in altre Regioni. Si è quindi dovuto, in totale trasparenza, adeguare i loro stipendi a quelli percepiti nelle altre Regioni». Venendo alle cifre: le retribuzioni dei direttori generali passeranno da 135mi1a a 15omila euro annui. Del 20% cresceranno anche quelle degli altri manager, dal direttore. sanitario a quello amministrativo. Compensi da ritenersi al netto di un altro 20%, il «premio per il raggiungimento degli obiettivi». Niente male per una Regione con i bilanci in rosso.