Renzi alla direzione del Pd: “Grazie Letta, adesso tocca a me”
“Vi chiedo di uscire insieme dalla plaude”. Con queste parole Matteo Renzi ha concluso il suo intervento in direzione in cui ha chiesto un nuovo governo e ha sottolineato di essere pronto ad assumersene la responsabilità. “Non si tratta di staffetta o non staffetta. Staffetta è quando si va nella stesa direzione e alla stessa intensità, non quando si prova a cambiare ritmo”. Per Renzi non si tratta di un derby con letta: “Non è un derby, siamo di fronte ad un bivio: è l’occasione chiara di tornare alle elezioni o possiamo trasformare questa legislatura in Costituente”.
“La strada delle elezioni ha una suggestione e un fascino”. Ma “ancora oggi non abbiamo una normativa elettorale in grado di garantire la certezza della vittoria”. La scelta di un nuovo governo “è una scelta azzardata ma può avere senso se hai il coraggio di dire alle realtà europee che l’obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente”.
Secondo Renzi il Pd deve “prendersi la responsabilità di ciò che sta accadendo”. “Potrebbe aspettare e non rischiare ma in 20 anni non si sono fatte le cose. O il Pd ha un protagonismo forte o il cambiamento è solo a parole”. Il rilancio, ha concluso Renzi rivolto a Letta, che non era presente, “non suoni come polemica verso Letta né dal punto di vista personale nei confronti di Enrico né verso il governo che ha affrontato momenti di grande incertezza e turbolenza nell’ultimo anno”.