La vendetta di “vasa vasa”. Di Pietro lo offese su “youtube”, Totò Cuffaro risarcito con semila euro

5 Feb 2014 11:10 - di Redazione

Stavolta a essere condannato è stato Antonio Di Pietro. Il fondatore dell’Italia dei Valori dovrà risarcire con seimila euro (cifra simbolica) l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro. L’ex pm è stato condannato dai giudici di Palermo a pubblicare, con tanto di spazio a pagamento sulle pagine di Repubblica e Corriere della Sera, il dispositivo della sentenza riparatoria. Una vicenda che risale al 2010, quando l’allora governatore della Sicilia finì sul blog di Di Pietro con tre video di una trasmissione televisiva del 1991 realizzata in staffetta tra Maurizio Costanzo e Michele Santoro, in un’inedita sinergia tra Canale 5 e Raitre. Nel corso della trasmissione, l’allora rappresentante dei giovani democristiani siciliani, Salvatore Cuffaro interveniva in difesa del suo partito. Tra gli ospiti della trasmissione c’era anche Giovanni Falcone. Di Pietro, pensando di lavarsene le mani, aveva fatto copiare e incollare da Youtube i tre video sul suo blog. A fuorviare e a costituire elemento di diffamazione, secondo la I sezione civile di Palermo sono stati però i titoli: Costanzo Show: “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”; “La Mafia è Bianca – Totò Cuffaro contro Falcone da Rockpolitik”’; “Totò Cuffaro contro Giovanni Falcone”. Non a caso i video avevano scatenato i commenti di circa 4600 internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte nei confronti dell’ex presidente della Regione Sicilia. Il Tribunale è invece giunto alla conclusione che dal suo intervento nell’arena di Samarcanda ritrasmessa dal Maurizio Costanzo Show del 21 settembre 1991, «non si evince un attacco diretto di Cuffaro nei confronti del giudice Falcone». In sua difesa, Di Pietro prima aveva invocato l’immunità parlamentare, che gli era stata respinta, poi aveva prodotto un articolo di Repubblica come fonte della sua notizia. Tentativo inefficace dato che anche il quotidiano di De Benedetti era stato costretto a correggere il tiro, già nell’ottobre 2009, su sollecitazione dei legali di Cuffaro, precisando che «in nessuno dei nostri articoli si fa riferimento a un attacco del senatore Cuffaro al giudice Falcone». Per Cuffaro, che sta scontando una pena di sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia, una magra soddisfazione. Per Di Pietro, l’ennesimo smacco.

Il video

http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y

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