Kiev, accordo con tregua nella notte. Yanukovich disponibile a elezioni anticipate, ok della piazza
Dopo la carneficina di questi giorni a Kiev, dove hanno perso la vita decine e decine di persone, il presidente ucraino Viktor Ianukovich ha provato a venire incontro all’opposizione, sullo sfondo di un negoziato fiume mediato da Ue e Russia, e in una nota pubblicata su Internet ha annunciato il suo “ok” a un compromesso: con elezioni presidenziali anticipate una riforma costituzionale che riduca i poteri del capo dello Stato e la formazione di un governo d’unità nazionale. Concessioni che puntano a evitare altri scontri sanguinosi tra polizia e insorti, secondo lo stesso Ianukovich. E dopo frenetici negoziati con i ministri degli Esteri tedesco Steinmeier e polacco Sikorski, gli attivisti di piazza Maidan hanno incaricato l’opposizione di firmare questo accordo, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri tedesco.
Nella notte nel palazzo presidenziale di Kiev si era svolto un lunghissimo incontro tra i maggiori leader dell’opposizione, i ministri degli Esteri di Polonia, Germania e Francia in rappresentanza dell’Ue, l’emissario del Cremlino Vladimir Lukin per la Russia, e lo stesso Ianukovich. Questi in mattinata aveva annunciato che un accordo era stato raggiunto e sarebbe stato firmato alle 12 (le 11 in Italia). Cosa che in realtà non è avvenuta, come ha confermato il rappresentante di Mosca sottolineando di non aver firmato nulla per ora. Intanto, mentre il ministero dell’Interno ucraino faceva sapere che davanti al parlamento c’è stata un’altra sparatoria tra manifestanti e agenti, il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha dichiarato che le trattative per mettere fine alla crisi politica in Ucraina erano in una fase “delicata” e che le parti in causa «devono avere in mente che un compromesso non può soddisfare al 100% le richieste di tutti». L’apertura di Ianukovich – sullo sfondo di un clima che resta da guerra civile all’indomani del bagno di sangue di giovedì – è arrivata dopo che durante la notte il parlamento aveva vietato alla polizia ulteriori violenze contro i dimostranti.
Alla seduta hanno partecipato anche una ventina di deputati del partito del presidente che, votando con l’opposizione, sembrano già aver lasciato la maggioranza. Da Kiev è arrivata anche una buona notizia: Olesya Zhukovskaya, l’infermiera ferita da un cecchino a piazza Maidan e il cui tweet “Io muoio” aveva fatto il giro del mondo, ha fatto sapere di essere viva e in condizioni stabili. Grazie – ha scritto in un nuovo messaggio – a tutti quelli che «hanno pregato per me».