Cinquestelle, quattro senatori pronti a fare le valigie sedotti da Civati. E Grillo: quanto consenso avete portato al movimento?

20 Feb 2014 10:36 - di Gloria Sabatini

Quattro senatori pentastellati sono pronti a fare le valigie. E Grillo li scomunica a tempo di record con una nota sul blog dal titolo “Fuoco amico”. Il giorno dopo il match con Matteo Renzi non sono in pochi a pensare che il leader del movimento abbia esagerato.  Quella frasetta buttata là («Non sono democratico con te») con cui ha liquidato Renzi, dopo averlo inondato di parole grondanti sfiducia e disistima, deve essere suonata come un campanello d’allarme per quello spezzone grillino che da mesi è in sofferenza per l’inconcludenza della protesta e il dirigismo del leader  che ascolta la rete, spalanca il suo blog al dialogo e poi decide tutto da solo. C’è chi mugugna e chi esce allo scoperto come i quattro i senatori pentastellati che potrebbero arruolarsi nei ranghi del più costruttivo Civati che guida l’opposizione interna ai Democratici. «Meraviglioso» con questo aggettivo ironico, il senatore  Lorenzo Battista ha preso le distanze dallo show di Beppe davanti al premier incaricato parlando di occasione perduta. Una critica condivisa da tre colleghi, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana, che ieri sono usciti alla scoperto con una nota eloquente: «Si poteva chiedere a Renzi in streaming cosa pensa delle grandi questioni su cui il Pd non si è mai espresso in modo chiaro – si legge – pensiamo soprattutto agli sprechi costituiti dal proseguimento della realizzazione del Tav e del progetto F35». Intervistato da l’Unità, Campanella, una delle voci critiche più antiche del movimento,  accusa il leader di essersi limitarsi allo sfogo, «una soddisfazione povera, era molto meglio cercare di smascherare i bluff di Renzi, chiedergli qual è il “di più” che lui può dare a un governo che nasce con la stessa maggioranza di Letta».

Il j’accuse non è piaciuto all’ex comico. «Chi sono questi 4 senatori? Quanto consenso hanno portato al M5S tutti insieme? – si legge nel post del genovese Antonio Noziglia ospitato sul blog di Grillo – le televisioni di stato riportano lo streaming con tagli mirati a oscurare la pietosa difficoltà in cui si è trovato il citato Renzi per tutta la durata del confronto. Perché questi 4 signori non denunciano questo comportamento scorretto?». I quattro senatori dissidenti potrebbero saldarsi con gli analoghi malpancisti democratici (sono già in sei) e dare vita a Palazzo Madama al gruppo anti-renziano su cui sta lavorando Civati, che però al momento esclude l’ipotesi di scissione («sono gli elettori a scindersi», ha risposto ironico ai giornalisti). Il deputato monzese, che sfidò Renzi e Cuperlo alle primarie, sta tallonando da vicino l’amico Matteo al quale ha fatto avere l’agenda programmatica della minoraza, con al primo posto il lavoro.

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