Alfano: sì a Matteo per le riforme, ma per noi non è un governo “politico”
Il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano è nuovamente decisivo, in questo tormentato frangente, per mantenere lo schema delle “larghe intese” e per far decollare il nuovo esecutivo Renzi. In una conferenza stampa convocata dopo la direzione del Pd che ha sfiduciato l’attuale premier, Alfano chiarisce quale sarà la posizione del Ncd: la proposta di Renzi deve avere un perimetro ben chiaro, collocarsi nella maggioranza che ha sostenuto Letta perché un governo “politico” di centrosinistra non avrebbe l’appoggio dei transfughi del Pdl. Alfano ha detto che il Ncd sarà l’ “avvocato del ceto medio” e in base a questa mission sarà valutato il programma di Renzi: “Se ci rendessimo conto che non c’è spazio per le nostre istanze noi diremo no al governo Renzi”. Quanto alla durata, per Alfano Renzi dovrà stare a Palzzo Chigi il tempo necessario per realizzare le riforme, non è scontato che debba durare fino al 2018. Il Ncd consulterà sul territorio gli eletti e i circoli per verificare se c’è accordo sulla linea da seguire. Il terreno di confronto, avverte Alfano, sarà su lavoro, fisco, burocrazia e famiglia. “O si fanno grandi cose o per fare le piccole cose è meglio andare a votare”. Alfano e i ministri del Ncd avevano incontrato il premier Letta mentre era in corso la direzione del Pd. In questa situazione – ha detto Alfano – “Letta è stato molto sereno, anche troppo”.