A Novate Milanese nasce il gruppo comunale di CasaPound. E il Pd “protesta” con Alfano
Diventa un caso nazionale la creazione del gruppo di CasaPound nel consiglio comunale di Novate Milanese da parte di Angela De Rosa, ex assessore ed ex capogruppo del Pdl. Circa duecento persone, tra cui i militanti della Rete antifascista, hanno fatto sospendere la seduta tra cori, canti partigiani e bandiere. Sulla questione la sinistra si è scatenata anche a livello nazionale. È infatti in arrivo un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Casapound – hanno attaccato i deputati Pd Emanuele Fiano e Eleonora Cimbro – è un movimento neofascista la cui attività è stata più volte oggetto di indagine da parte della magistratura e i suoi principali dirigenti sono condannati per violenze ed aggressioni. La loro ideologia neofascista non può trovare posto nelle nostre istituzioni». La consigliera comunale De Rosa ha così replicato agli attacchi giunti da più fr0onti. «Accusano CasaPound di essere un movimento incostituzionale o anti-costituzionale, omofobo, xenofobo e chissà cos’altro. Falsità. Il vicepresidente di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, ha già pubblicamente chiarito che cose come razzismo e antisemitismo, cito testualmente, “Ci fanno vomitare”. In un contesto di buona fede non ci sarebbe nemmeno bisogno di ribadirlo, ma noi non abbiamo paura del confronto ed ero e sono disponibile a ricordare anche in aula che CasaPound è altro: è un’idea di nazione, una visione per il futuro, è solidarietà, volontariato, disponibilità al dialogo». De Rosa, alla quale è stato impedito di intervenire in aula consiliare, ha aggiunto: «Se avessi avuto modo di parlare avrei presentato programmi, iniziative e dichiarazioni pubbliche che sono inoppugnabili. Credo che sia per questo che la sinistra ha chiamato a raccolta i suoi sodali per impedirmi di parlare, organizzando il patetico teatrino di ieri. Eccola qua la loro idea di democrazia».