Vai allo stadio con la sciarpa con la celtica? Ti devi dimettere… Le pretese dell’Anpi di Ascoli Piceno

6 Gen 2014 12:57 - di Sandro Forte

L’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), non avendo più nulla da fare (la guerra e la Resistenza sono finite da circa settant’anni), si è messa a fotografare gli amministratori locali e il loro abbigliamento. È accaduto ad Ascoli Piceno in occasione della partita di calcio Ascoli-Frosinone e della Giornata dell’Orgoglio Ascolano, organizzata nello stadio cittadino “Cino e Lillo Del Duca” dalla tifoseria della squadra bianconera per tentare di rilanciare le sorti della squadra, della quale recentemente è stato decretato il fallimento. Qualcuno ha immortalato Andrea Maria Antonini, assessore alla Cultura, Identità e Pubblica istruzione presso la Provincia di Ascoli Piceno, governata dal centrodestra, mentre portava al collo una sciarpa in cui è raffigurata una croce celtica. Apriti cielo! «Un assessore alla Cultura non può permettersi il lusso di passeggiare sugli spalti dello stadio cittadino facendo bella mostra della sua persona addobbata di sciarpa con tanto di simboli celtici che inneggiano e rievocano quel nazifascismo autore dei peggiori crimini a danno dell’umanità – ha attaccato il presidente provinciale dell’Anpi di Ascoli William Scalabroni – Dietro la Medaglia d’Oro per attività partigiana, di cui sono insignite Ascoli e la Provincia, c’è il sangue dei partigiani ascolani che sono stati trucidati da uomini che sventolavano vessilli con gli stessi simboli che hai esposto al “Del Duca”. Non puoi permetterti di fare l’assessore andando in giro per la città inneggiando al nazifascismo». Antonini (ex Pdl in attesa di confluire in un nuovo partito), sorpreso dall’attenzione riservata alla sua sciarpa, ha semplicemente ribattuto: «Per me parlano gli atti compiuti da amministratore, dove ho dimostrato onestà, competenza, pluralismo, democrazia e imparzialità nelle scelte. Il resto sono strumentalizzazioni politiche. C’è chi verrà ricordato per una celtica al collo – ha scritto su Facebook – C’è chi verrà ricordato per l’aver rubato ed infinocchiato sistematicamente il prossimo. Ad maiora». Come è caduto in basso il dibattito politico: ad Ascoli Piceno si polemizza per una sciarpa.

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