L’Agcom “avverte” radio e tv sugli attacchi alla Kyenge: «Non mandateli in onda, incitano all’odio»

23 Gen 2014 14:23 - di Redazione

«Si ritiene opportuno rivolgere un tempestivo richiamo a tutte le emittenti radiotelevisive pubbliche e private operanti in ambito nazionale e locale al rigoroso rispetto dei principi a tutela della dignità umana, avendo cura in particolare di evitare, nella realizzazione dei programmi, interventi tesi a instillare forme di odio nel pubblico». È il richiamo del presidente Agcom Angelo Marcello Cardani in una lettera inviata oggi a tutte le emittenti televisive e radiofoniche, pubbliche e private. Una missiva che arriva dopo il caso Kyenge, pur non esplicitamente citato nel testo. Con questa lettera si impone di fatto lo stop ai «fenomeni di discriminazione fondati su diversità etnica e culturale» e non potrà bastare come giustificazione il principio della libertà di opinione. «Recenti affermazioni e commenti diffusi in programmi radiotelevisivi nazionali e locali  – scrive Cardani –  hanno messo in evidenza il preoccupante rincorrersi di fenomeni di discriminazione fondata sulla diversità etnica e culturale, i quali, ancorché manifestatisi al margine del dibattito politico, nondimeno appaiono oggettivamente contrastare con i principi fondamentali di tutela della persona ed in particolare, primo fra tutti, del rispetto della dignità umana».

Scrive ancora il presidente dell’Agcom che «l’Autorità, alla luce dei preoccupanti episodi sopra ricordati, ravvisa pertanto l’esigenza di richiamare l’attenzione sui rischi connessi all’impatto sociale di messaggi oggettivamente discriminatori veicolati su mezzi di informazione ad elevata diffusione, invitando l’emittenza radiofonica e televisiva nazionale e locale al più rigoroso rispetto dei principi fondamentali sanciti dalla normativa vigente». Citando la normativa vigente, l’Agcom ricorda poi che «i servizi di media audiovisivi prestati dai fornitori di servizi di media soggetti alla giurisdizione italiana rispettano la dignità umana e non contengono alcun incitamento all’odio basato su razza, sesso, religione o nazionalità».

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