Il murales di Super-Bergoglio cancellato dal decoro urbano. L’artista: «Sfido la multa e faccio un sindaco antieroe»

31 Gen 2014 17:10 - di Valeria Gelsi

«Oggi sono triste. Mi sono svegliato e Superpope non c’era più». Mauro Pallotta, il pittore e fumettista che aveva attaccato un disegno di Bergoglio in versione supereroe su un muro di Borgo Pio, ha affidato il suo sfogo al Tempo. All’indomani della rimozione del “murales” da parte degli uomini dell’Ama scortati dalla polizia, l’artista racconta la delusione sua e di tutto il quartiere per la distruzione di quell’opera che era piaciuta anche in Vaticano. Il disegno era stato rilanciato sul profilo twitter del Pontificio consiglio per la comunicazione e poi era stato ripreso anche dalle Guardie svizzere. «Ieri ero felice che il mio messaggio fosse arrivato alla gente», ha spiegato ancora Pallotta in una lettera aperta, in cui ha chiarito il senso di quel disegno. Per lui Bergoglio è «un uomo che è dalla parte dei deboli, dei derelitti, degli oppressi, esattamente come un supereroe…». Un’immagine del Pontefice in cui in molti si ritrovano in giro per il mondo e a maggior ragione a Borgo Pio, uno spicchio di Roma ha un legame speciale con il Vaticano. Qui, dove si vive a ridosso del Colonnato e sotto il Passetto, il corridoio che dai Palazzi vaticani porta a Castel Sant’Angelo, ha abitato anche Ratzinger. Qui, dove ancora si respira una romanità autentica, i residenti non hanno preso benissimo la cancellazione di Bergoglio supereroe, tanto che sono riusciti a respingere un primo tentativo di “riportare il decoro”. Per questo, l’altro ieri, gli addetti del Comune sono dovuti arrivare alle sette del mattino, accompagnati da due agenti di polizia. «Hanno fatto il blitz. Borgo Pio – ha detto Pallotta al Tempo – si anima solo alle 9.30-10. Sono venuti, hanno rimosso il murales, che era su carta, l’hanno stracciato e hanno ridipinto il muro». L’artista si era premurato di trovare una soluzione tecnica (disegno su carta, attaccato con una colla idrosolubile) che non danneggiasse il palazzo, sul quale per altro e non si sa da quanto c’erano una serie di scritte a bomboletta. Storia finita, dunque? Pallotta e Borgo Pio non la pensano così. Nel quartiere c’è chi ha proposto di attaccare un nuovo disegno sulla vetrina di un negozio e chi giura che ci sia il proprietario di un palazzo pronto a mettere a disposizione la “sua” facciata. L’artista, da parte sua, su un nuovo Superpope non si sbilancia, ma promette: «Lo sostituirò presto con un anti-eroe, indovinate chi?». La risposta la fornisce lui stesso nell’articolo che accompagna la lettera aperta: «Sfido la multa di 3mila euro per un Marino antieroe».

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